giovedì 18 Aprile 2024

Genitori e figli: cosa ci sfugge?

Ogni madre lo sa. Ogni padre lo teme. Cosa fanno, dove vanno, con chi escono i nostri figli adolescenti quando nottetempo non stanno a casa?

Molti vanno in discoteca. E noi lì sul divano ad aspettarne il ritorno. A non capire se abbiamo più paura delle droghe o delle strade. A tremare e a guardare le lancette dell’orologio con il tempo che non passa mai.

Appartengo a una generazione che ha visto morire, per droga, più di un amico. Ho pianto per loro. Ma a nessuno di loro apparteneva la “cultura dello sballo”.

Perché i nostri adolescenti cercano lo “sballo”? Perché noi genitori, la scuola, la società non siamo in grado di trasmettere loro valori che vadano ben oltre una serata in discoteca?

Ecco, prima di ogni chiusura, prima di ogni gogna, forse dovremmo partire da qui. Dovremmo cercare risposte a queste domande.

Oppure dovremmo fare quello che fa Gianpietro Ghidini, un imprenditore del settore fotovoltaico di Gavardo, nella bresciana Val Sabbia: parlare con i ragazzi. Sempre e comunque.

Ghidini è un uomo che ha avuto la forza di trasformare il dolore più grande per un genitore, perdere un figlio, in una battaglia di civiltà. Contro la droga. Per i ragazzi.

Ha costituito la Fondazione Ema.Pesciolinorosso e si impegna perché altri adolescenti non si perdano nella droga.

La storia del Pesciolinorosso, che è anche un bel libro, Lasciami volare, è iniziata il 24 novembre del 2013. Il suo protagonista, un bel ragazzo dal sorriso aperto, Emanuele, aveva 16 anni ed era andato a una festa di compleanno con amici maggiorenni.

Ma qui giravano francobolli di Lsd. Emanuele ha provato ed è stato subito male. Si è fatto accompagnare a casa da un amico che, anziché suonare il campanello, gli ha suggerito un giro in paese. Sono passati vicino al fiume Chiese ed Emanuele si è buttato dentro. Ed è morto.

Quando si perde un figlio si rischia di impazzire. Così è successo a Ghidini che per sopravvivere ha fatto una solenne promessa al figlio che non c’era più: avrebbe dedicato la sua vita a tenere i giovani lontano dalla droga.

“I nostri giovani”, scrive Ghidini, “hanno secondo me bisogno di informazioni e di motivazioni. Con la Fondazione Pesciolinorosso andiamo nelle scuole, nelle piazze, anche nelle discoteche siamo andati. A fare? A raccontare ai giovani il perché devono stare lontani dalle dipendenze, ma soprattutto perché devono amare se stessi e la vita”.

E’ stato Gianpietro Ghidini ad aprire il ciclo di incontri Genitori e figli:cosa mi sfugge? voluto dalla Proloco di Capriano del Colle, sostenuto da Cassa Padana e ospitato nel teatro della parrocchia.

Gli altri appuntamenti vedranno riflettere Luciano Zanardini, direttore della Voce del Popoli, sulle insidie del web, quindi il docente Marcello Riccioni sul rapporto dei nostri ragazzi con la scuola e infine Carolina Bocca, counselor familiare e volontaria della fondazione Ema PesciolinoRosso, sulle dipendenze degli adolescenti, purtroppo non solo droga e alcool.

 

 

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