Brescia. Si è spenta una delle voci più alte e autorevoli della cultura bresciana, don Antonio Fappani. “È mancato un grande uomo di fede e uno tra i più importanti animatori della vita culturale cittadina”, ha affermato il sindaco di Brescia Emilio Del Bono.
“Monsignor Fappani, o meglio don Antonio, come preferiva essere chiamato con quella schiva umiltà tutta bresciana che lo ha sempre contraddistinto, ha dedicato una vita intera alla cura pastorale e alla ricerca storica. Il suo talento e il suo profondo bisogno di conoscere e di condividere il sapere con gli altri hanno regalato ai bresciani oltre seicento pubblicazioni, opere indispensabili per comprendere il nostro territorio e la sua storia.
I ventidue volumi dell’Enciclopedia Bresciana, ai quali monsignor Fappani lavorò per oltre un trentennio con estremo rigore scientifico, rappresentano una preziosissima ‘summa’ dell’identità locale, un’opera monumentale grazie alla quale è possibile calarsi nel cuore della brescianità.
Ed è sempre per merito della sua grande risolutezza che ha visto la luce la Fondazione Civiltà Bresciana, importante incubatore di idee e iniziative al servizio della nostra città. Nel corso della sua lunga e prolifica vita don Antonio non ha mai smesso, fino all’ultimo istante, di mettere a frutto i suoi talenti.
Laureato in Sacra Teologia con indirizzo storico, pastore di anime a Borgo Poncarale, direttore del settimanale diocesano ‘La Voce del Popolo’, monsignor Fappani è stato uno studioso dai mille interessi ma non per questo pedante o aristocratico.
Dalle origini contadine ha infatti tratto la linfa vitale che lo ha sempre legato, con sentimento profondo e sincero, alla terra bresciana. Una cultura, la sua, ricca di umanesimo aperto ai bisogni e alle necessità di tutti: dai più raffinati uomini di cultura alle persone più semplici. Per questo la sua scomparsa è una grave perdita per la nostra città che ora lo piange”.
“Un’immagine resta impressa nella mia memoria e in quella di tanti bresciani”, ha ricordato la vicesindaco e assessore alla Cultura Laura Castelletti. “Quella di Don Antonio che, con il basco in testa e la tonaca, si spostava per le vie del centro storico a cavallo della sua inseparabile bicicletta.
Una figura, la sua, di uomo di cultura dai tratti gentili, tanto affabile e bonario quanto rigoroso e instancabile nella ricerca e nello studio. Conciliare umanità e sapere non è da tutti: occorre avere un animo profondo e un forte desiderio di conoscere. Qualità che monsignor Fappani possedeva in abbondanza.
I frutti più preziosi del suo lavoro di ricercatore, l’Enciclopedia Bresciana e la Fondazione Civiltà Bresciana, restano un grande dono per tutti noi. La sua brillante intelligenza, la sua infaticabile disponibilità, oltre al suo straordinario talento, ci mancheranno molto”.