Chi ama gli animali non spara botti. Lo dicono sempre più persone, preoccupate nel vedere i propri animali terrorizzati o addirittura feriti, e ce lo ricorda anche Massimo Comparotto, presidente OIPA Italia: «Ogni anno i botti fanno vittime sia umane che animali. Nel periodo che va dalla metà di dicembre ai primi giorni di gennaio riceviamo moltissime segnalazioni di animali domestici smarriti, feriti o morti a causa dei botti: è importante che tutti comprendano quanto un momento di festa per alcuni diventi motivo di sgomento e terrore per altri».
E per aiutare i nostri animali a superare senza traumi i festeggiamenti per l’anno nuovo, l’OIPA ci regala qualche consiglio: regole semplici ma importanti, che tutti dovremmo mettere in pratica per il bene dei nostri amici.
E’ importante ricordare, innanzitutto, che gli animali hanno una diversa percezione dei rumori. I cani, ad esempio, hanno un senso dell’udito notevolmente superiore a quello umano: oltre a percepire vibrazioni comprese tra 20 mila e 40 mila Hz (gli essere umani sentono solo quelle che non superano i 20 mila), sentono ad un volume DOPPIO del nostro.
Inoltre, la componente olfattiva, per noi marginale, è particolarmente rilevante per i cani che sono in grado di sentire odori ad una concentrazione un milione di volte inferiore a quella percepita dall’essere umano, e ad una distanza per noi inimmaginabile.
E’ quindi facile intuire quale sia lo stato di ansia e terrore che anticipa e accompagna lo scoppio simultaneo di migliaia di petardi, mortaretti e fuochi artificiali.
Inoltre, la componente olfattiva, per noi marginale, è particolarmente rilevante per i cani che sono in grado di sentire odori ad una concentrazione un milione di volte inferiore a quella percepita dall’essere umano, e ad una distanza per noi inimmaginabile.
E’ quindi facile intuire quale sia lo stato di ansia e terrore che anticipa e accompagna lo scoppio simultaneo di migliaia di petardi, mortaretti e fuochi artificiali.
I fuochi d’artificio rientrano tra gli stimoli che provocano sensibilizzazione, ovvero un progressivo aumento della risposta di paura poiché sono stimoli di forte intensità, non sono prevedibili, compaiono a intervalli irregolari e non c’è possibilità di fuga.
Alcuni soggetti più sensibili, oltre allo stato fobico quando sentono i fuochi, sviluppano anche uno stato ansioso per tutto il periodo che precede e segue la fine dell’anno.
Alcuni soggetti più sensibili, oltre allo stato fobico quando sentono i fuochi, sviluppano anche uno stato ansioso per tutto il periodo che precede e segue la fine dell’anno.
Come possiamo aiutarli?
- Teniamo gli animali il più lontano possibile dai festeggiamenti e dai luoghi in cui i petardi vengono esplosi.
- Non lasciamoli soli. Gli animali fobici potrebbero avere reazioni incontrollate e ferirsi, quindi è necessario stare loro vicino, senza esagerare con coccole e carezze. E’ necessario mostrarsi tranquilli e felici, cercando di distrarli, se possibile, con giochi e bocconcini, mostrando che non c’è nulla di cui preoccuparsi.
- Non lasciamoli in giardino. È bene tenere in casa o in un luogo protetto e rassicurante anche gli animali che abitualmente vivono all’esterno, in modo da scongiurare il pericolo di fuga.
- Teniamo alto il volume di radio o televisione in modo che venga attutito il rumore dei botti proveniente dall’esterno, chiudendo le finestre e abbassando le persiane.
- Lasciamo che il nostro animale si rifugi dove preferisce, anche se si tratta di un luogo che normalmente gli è “vietato”.
- Durante le passeggiate teniamoli al guinzaglio, evitando anche di liberarli nelle aree per gli animali per evitare fughe dettate dalla paura. E’ fondamentale non portarli fuori a mezzanotte o nelle ore immediatamente precedenti perché spesso gli scoppi iniziano con anticipo.
- Nei mesi precedenti facciamo visitare l’animale da un veterinario comportamentalista che prescriverà la terapia da seguire, sia comportamentale che, nel caso sia necessario, farmacologica.
- Evitiamo soluzioni fai-da-te somministrando tranquillanti, alcuni prodotti sono addirittura controindicati e fanno aumentare lo stato fobico.
- Rivolgiamoci ad un veterinario comportamentalista per un processo graduale di desensibilizzazione, esponendo l’animale allo stimolo ad un’intensità progressivamente aumentata quando si trova in uno stato di rilassamento emozionale.
- Sensibilizziamo l’opinione pubblica, e soprattutto i bambini, su quanto questi inutili rumori possano essere dannosi per i quattro zampe.