Brescia. Promossa per la prima volta da Aldo Capitini nel 1961, la Marcia Perugia Assisi riunisce le forze del movimento pacifista italiano. A distanza di due anni dall’ultima edizione, la XXII° Marcia per la Pace si terrà domenica 9 ottobre.
Da Brescia sono tre le proposte delle ACLI per partecipare alla marcia:
Proposta 1 • due giorni con visita ad Assisi
Partenza ore 6.00 di sabato 8 ottobre, pranzo libero, possibilità di visita guidata alla città di Assisi.
Ore 18.00 partenza per Perugia sistemazione in albergo, cena e serata libera.
Domenica 9 partecipazione alla marcia, rientro previsto in tarda serata.
quota € 95,00 (viaggio, sistemazione in albergo con trattamento di mezza pensione) – visita guidata ad Assisi 7 euro
Proposta 2 • due giorni
Partenza alle ore 16.00 di sabato 8 ottobre, arrivo in serata a Perugia, pernottamento con sacco a pelo presso le strutture messe a disposizione dall’organizzazione. Domenica 9 partecipazione alla marcia, rientro previsto in tarda serata. quota € 35,00 (i pasti sono a carico dei partecipanti)
Proposta 3 • by night
Partenza per Perugia alle ore 24.00 di sabato 8 ottobre, partecipazione alla marcia, rientro previsto in tarda serata. quota € 30,00
info e adesioni: ACLI Provinciali – via Corsica, 165 Brescia 0302294012 – segreteria@aclibresciane.it
Si allontana la pace: aiutaci a riportarla nel mondo e a radicarla in Europa. Ogni giorno arrivano nell’Unione Europea migliaia di persone che sfuggono da guerre micidiali che sono alle nostre porte. In tutti i continenti dilaga il terrorismo portando morte, sopraffazioni e schiavitù. Dal Nord al Sud del pianeta nuovi conflitti si aggiungono ai molti tuttora non risolti. Si moltiplicano gli atti di violenza e le violazioni dei diritti umani. Fiorisce il commercio delle armi. Rinasce il pericolo nucleare.
Aumenta la violenza armata legata alla grande criminalità, alle mafie e al traffico di droga. Sorgono e crescono nuove pericolosissime tensioni generate dalla crisi ambientale, dalla rarefazione progressiva di risorse naturali essenziali e dai cambiamenti climatici. Come se non bastasse le crisi economiche e la povertà uccidono tutti i giorni per fame, mancanza d’acqua pulita e di risorse per curarsi, disattenzione sociale, insufficiente cooperazione internazionale… Questo non è pace!
Niente accade per caso. Così come la maggiore parte delle violenze odierne sono il risultato delle nostre scelte economiche, sociali, collettive e individuali, abbiamo tutti il potere, dunque il dovere, di creare pace facendo venire meno le cause di queste violenze.
Resistere alla guerra, soccorrere le vittime, proteggere la popolazione, accogliere i rifugiati, contrastare i traffici di ami, riunire tutte le istituzioni e forze sociali che vogliono la pace, aprire un dialogo costruttivo con tutti, mobilitare tutte le risorse della politica, della diplomazia e della società̀ civile. Le strade della pace sono difficili ma non impossibili. Percorriamole tutte, prima che sia troppo tardi.