Marius Ganthaler ha 45 anni, è sempre stato uno sportivo e non ha rinunciato ad esserlo 14 anni fa, quando proprio praticando sport – cadendo sugli sci, per l’esattezza – sì è procurato una lesione cervicale che da allora gli impedisce di camminare con le proprie gambe.
Però Ganthaler, meranese, è riuscito addirittura a volare, come sognava da tempo: tenendosi stretto al suo parapendio, guidato e istruito dal maestro Fabio Razore, istruttore della scuola Volo Libero Alto Garda, ha finalmente spiccato il volo.
Perché lo sport e il superamento dei limiti, evidentemente Marius li ha nel sangue: dopo l’incidente, infatti, non ha rinunciato a sciare, grazie a uno speciale monosci. Ed è anche un campione di handbike.
Il volo però era un grande sogno, che ha iniziato a coltivare e alimentare dopo l’incontro con Razore: entrambi hanno accettato la sfida e si sono messi in cammino, preparandosi a spiccare il volo.
Ganthaler è un allievo umile, attento, diligente e appassionato: promette bene e l’istruttore crede, insieme a lui, che il suo sogno potrà diventare realtà. Studiano le tecniche migliori, perché ogni fase va adattata alla condizione di Marius, dal decollo fino all’atterraggio.
Finché la misura giusta è stata trovata: Ganthaler ha sostenuto e superato brillantemente l’esame per diventare pilota. Oggi è il primo pilota italiano disabile di parapendio. E ora chissà quali mete inseguirà…