Quinzano d’Oglio, Brescia. Se siete convinti di sapere tutto sui personaggi del presepe forse una visione inconsueta e inedita della notte di Natale vi manca, è quella “dell’Asén dè Nazaret”, cioè quella in cui a narrare l’Avvento è l’asino che trasportò Maria e Giuseppe verso Betlemme. Domenica 27 dicembre alle 20,45 alla chiesa di san Rocco a Quinzano d’Oglio, nella bassa bresciana, la lettura teatrale a cura Alfredo Seccamani dell’Asén dè Nazaret, autore della visione natalizia dagli occhi dell’asino, proposta dall’associazione Avventuradietrolangolo.
La notte di Natale è stata scritta, riscritta e rivisitata migliaia di volte in duemila anni, ma ci voleva la fantasia, inedita, di Alfredo Seccamani per cogliere forse l’unico angolo di prospettiva non ancora indagato: quello dell’asino della stalla della natività. Forse complice la nebbia che rimpicciolisce gli orizzonti della Bassa e costringe le genti attorno al fuoco a far nascere nella fertile fantasia di Alfredo, dai piedi ben saldi e affondati in queste terre, una nuova visione della natività. Una interpretazione teatrale basata su un testo in cui a narrare è l’asino che riesce a commuovere per la semplicità quasi contadina della visione natalizia.
Si tratta d’un “risus pascalis”,sulla scia della commedia dell’arte, che rimanda al tempo del “filos” il teatro di stalla. L’Asén dè Nazaret è un racconto natalizio inedito, con episodi buffi, ingenui e ricco di ed emozioni e spiritualità, di facile comprensione e “tradotto dal linguaggio asinino“ in “dialetto bassaiolo bresciano“ che s’ispira ad un teatro semplice, ecologico e popolare che si augura di far sorridere e riflettere.
Dal 2006 il testo, ideato e scritto da Alfredo Seccamani, del resto “unico traduttore“ per conto dell’asino, chiamato poi Gerardo, nato stranamente in una notte insonne dell’autore nell’agosto 2006, è stato rappresentato con successo nella rassegna culturale bresciana “Natale nelle Pievi “.
Domenica 27 dicembre a Quinzano d’Oglio sarà direttamente l’autore a raccontarlo, senza pretese “teatrali “ ma con semplicità, da scrittore prestato al teatro e alla recitazione.- Il testo arricchito da episodi , nasce così, per puro caso, ma ispirato da profondo rispetto per l’Evento – racconta l’autore – con le sue “ quasi certezze , dubbi , emozioni ed entusiasmi “laici “ di ognuno di noi e avendomi ricordato degli episodi di “ Mistero Buffo “ del Maestro Dario Fò che avevo visto anni fa a Finale Ligure in uno splendido chiostro francescano assieme al testo “ Storia vera di Pietro D’Angera che alla Crociata non c’era “. La visione cosi particolare , vista con gli occhi dell’asinello mi era sembrata originale –
Il racconto verrà intermezzato dai canti del Corocantainsieme di Quinzano