Mi scrive Lulli82, femmina, mano destra, 26 anni
C’è una bella visualizzazione che si fa fare ai soggetti che presentino, come LULLI 82, un alto grado di stanchezza nel dover sopportare gli inevitabili intoppi della quotidianità.
Ci si immagina in una strada ampia, comoda, ma cosparsa di sassi.
In spalla teniamo una gerla, in cui mettiamo i sassi che ci intralciano il cammino.
Ad un certo punto la gerla è talmente piena e pesante che non si riesce più a camminare. E qui inizia la parte più importante del terapeutico immaginare.
Ci sfiliamo le cinghie che tengono la gerla sulle nostre spalle.
No è facile, ma si può fare.
Sentiamo la difficoltà, ma VOGLIAMO liberarci.
E, pian piano, ecco la gerla scivolare ed arrivare a terra.
E lì la svuotiamo. E lasciamo il mucchio di pietre sul ciglio della strada, un conoide di memorie negative che abbandoniamo, a monito.
E sentiamo l’enorme sollievo, quando ci mettiamo nuovamente la gerla sulle spalle, pronti per nuova vita.
LULLI 82, nonostante la giovane età, ha bisogno di rinnovamento, di gioia, di sorridere, dopo il superamento degli ostacoli.
E’ capace di correggere la direzione della propria vita, le proprie insicurezze, il proprio esitare. E’, soprattutto, capace di imparare le strategie giuste per diventare più entusiasta, più organizzata, più forte e più autonoma. Non solo a parole, ma anche nei fatti.