Il Miveg Festival spegne dieci candeline e torna più vivo che mai per un appuntamento imperdibile dedicato a chi ama e rispetta gli animali e crede in un cambiamento reale, fondato su etica e solidarietà.
Sara d’Angelo, presidente di Vitadacani, l’associazione promotrice dell’evento, racconta: “Miveg è molto più di una manifestazione: è un movimento culturale ed etico che mette al centro il rispetto per gli animali, invitando ognuno a partecipare attivamente alla loro protezione. La partecipazione di quasi 14 mila visitatori lo scorso anno, destinati ad aumentare in occasione dell’imminente decimo anniversario, rappresenta la migliore gratificazione per questo impegno organizzativo”.
Il festival, per questa edizione speciale, apre i battenti con oltre 143 stand cruelty free, un’area tatuaggi, mostre e oltre 46 interventi in conferenze, workshop, presentazioni di libri e incontri con gli autori.
Non mancherà l’ampia offerta gastronomica vegan e plant based che non è mai stata così importante e simbolica: ogni corner rappresenta un cuore pulsante di solidarietà, perché sostenere Miveg significa prendersi cura, concretamente, degli animali liberati ospiti del santuario Porcikomodi di Vitadacani. Infatti il festival è interamente benefit in loro favore, ovvero per gli oltre 470 animali, lì residenti.
Ad esempio, all’ingresso, donando due euro, si contribuirà al mantenimento dei 140 maiali di Porcikomodi.
Mentre, scegliendo di gustare le lasagne, si contribuisce alla cura delle galline e dei galli del rifugio; al bar si aiuta la vita delle asine e dei pony; il Tattoo Circus finanzia la cura delle capre e delle pecore; infine, il corner dolci sostiene i piccoli abitanti del santuario, tra cui piccioni non più abili a volare, topi e ratti salvati dal maltrattamento.
“Miveg è un’impresa collettiva – sottolinea Sara d’Angelo -: ogni partecipante diventa parte attiva di un progetto d’amore e responsabilità verso gli animali perché la loro libertà non ha prezzo, ma a noi costa moltissimo. E, grazie a Miveg, cerchiamo di condividere questo onere con i visitatori e i sostenitori. Nel nostro decimo anno vogliamo coinvolgere il pubblico ancora di più, rilanciando una sfida di solidarietà che si traduce in gesti concreti.”
Come tradizione vuole, non mancheranno momenti di approfondimento culturale, con conferenze di grande rilievo: come quella, immancabile, sui Santuari di Animali Liberi, intesi come baluardi di resistenza animale ed avamposti libertari, o l’approfondimento dedicato ai cani di alcune razze e ai pregiudizi che li coinvolgono, o l’impegno nella lotta a caccia, bracconaggio e nuovi allevamenti intensivi, nonché il sostegno al popolo palestinese.
Imperdibile l’evento teatrale “Processi Bestiali”, in agenda sabato 8 novembre alle 19:45, un reading che ci porta nel Medioevo tra inquisizione e superstizione, o la proiezione, sempre sabato 8 novembre, alle 21:30, di “Christspiracy”, il docufilm di Kip Andersen e Kameron Waters (USA, 2024), seguita da un dibattito in collegamento, oltreoceano, con i registi, o “L’ultimo spettacolo”, film contro l’utilizzo degli animali nei circhi.
In segno di solidarietà internazionale, il festival ospita un benefit dedicato al popolo palestinese: i falafel della “Sumud Flottiglia”, presenti al corner fritto e al corner lasagne, sostengono tre importanti realtà solidali palestinesi– Baladi, Sulala e Woof’s n Wags.
Miveg Festival 2025 si conferma così un luogo dove cultura, attivismo e cuore si intrecciano, trasformando la partecipazione in un atto concreto di aiuto, verso gli animali e, in generale, verso gli oppressi.


