Mi scrive Paola, femmina, 26 anni, mano destra
Concordo pienamente con l’autoanalisi precisa che Paola mi scrive.
Ma la domande che mi sorgono spontanee sono: “Fino a quando c’è stata spontaneità?” e cosa è successo, e in che modo, per “costruire” questa facciata?”.
Se avessi a disposizione l’iter grafico di Paola, dai disegno della scuola materna, ad oggi, potrei rispondere con esattezza: il segno grafico, infatti, rivela perfettamente il momento del cambiamento. Da questa grafìa, posso solo vedere le resultanze di impressioni, di atteggiamenti, di effettuazione, non le cause.
Paola, oggi, è caratterizzata (oltre che da quello che lei stessa scrive) da:
- fortissima capacità di analisi, con tendenza a passare più volte sullo stesso argomento, parcellizzandolo ed osservando ogni infinitesimale parte del tutto
- memoria ottima nella classificazione, ma non nella conservazione e nel ripescaggio dalla mente
- lieve incoerenza, ma in un contesto di perfezionismo imposto a sé ed agli altri: se Paola riesce ad essere vicina alla perfezione. È giusto che anche gli altri si diano da fare, NO?
- idee tenaci, improntate all’idealità, con il bisogno quasi fisico di certezza del proprio “ben pensare”; certezze che, quando vengono a mancare, possono portare a somatizzazioni (cefalee, problemi gastro intestinali)
- tratti indicanti carenze affettive, da cui deriva, fatalmente, la tendenza a rompere il rapporto nelle crisi di convivenza o di collaborazione
- tendenza a provare indignazione, ma anche ad autobloccarsi, per non farlo comprendere all’habitat
- educazione, anche di tipo formale, improntata alla correttezza e con eloquio di tipo tattico
- tendenza a non “mischiarsi” con persone scorrette, rozze, grossolane o maleducate
- gusti estetici decorativi
- lieve ansietà generale
- ricercatezza, con ottimale cura dei particolari anche minimi
- tendenza a non voler mettere a disagio il prossimo, per bontà d’animo