La misura Safe Work dispone di 18,6 milioni di euro per favorire la riapertura in sicurezza nella fase 2. L’intervento riguarda i settori del commercio al dettaglio, dei pubblici esercizi (bar e ristoranti), dell’artigianato, del manifatturiero, dell’edilizia, dei servizi e dell’istruzione. Sono escluse le aziende che hanno proseguito l’attività e quelle che hanno deciso di introdurre il lavoro agile per tutti i dipendenti.
Sono ammesse al contributo le spese per gli interventi che riguardano la messa in sicurezza sanitaria, fra i quali rientrano:
- macchinari e attrezzature per la sanificazione e disinfezione degli ambienti aziendali;
- apparecchi di purificazione dell’aria, anche portatili;
- interventi strutturali per il distanziamento sociale all’interno dei locali;
- strutture temporanee e arredi finalizzati al distanziamento sociale all’interno e all’esterno dei locali d’esercizio (parafiato, separe’, dehors);
- termoscanner;
- strumenti e attrezzature di igienizzazione per i clienti;
- dispositivi di protezione individuale (mascherine, guanti, occhiali);
- spese di formazione sulla sicurezza sanitaria, etc.
L’intervento prevede la concessione di un contributo a fondo perduto fino a 25 mila euro, nel limite del 60% delle spese ammesse per le piccole imprese e fino al 70% delle spese per le micro imprese.
Il bando è di prossima apertura.