giovedì 25 Aprile 2024

Record di emergenze umanitarie nel Mondo

Milano. Cento protagonisti della cooperazione internazionale, provenienti da oltre 20 Paesi, sono riuniti a Milano per discutere esperienze, approcci e prospettive d’azione, mentre lo scenario globale è sempre più complesso e fitto di emergenze umanitarie causate da disastri climatici e guerre che hanno conseguenze ben oltre le aree colpite.

Alla sua XII edizione, torna il COOPI Meeting, raduno internazionale annuale dedicato alla cooperazione internazionale e organizzato da COOPI – Cooperazione Internazionale, ong fondata nel 1965 da padre Vincenzo Barbieri. Il raduno si conclude sabato 28 con la tavola rotonda “La complessità nel presente e nel futuro della cooperazione internazionale”, aperta al pubblico e trasmessa in diretta streaming. Un’occasione per interrogarsi ed elaborare strategie con cui affrontare la complessità delle crisi globali.

«Le crisi s’innestano sempre più l’una sull’altra, in una “policrisi” globale che ha un effetto moltiplicatore sulle conseguenze. Pensiamo ai paesi in guerra dove la mortalità annuale per i disastri naturali è del 34% maggiore rispetto alle aree di pace , o alla crisi del grano legata al conflitto in Ucraina, che ha colpito i paesi europei così come del Corno d’Africa», dice Ennio Miccoli, direttore di COOPI, aggiungendo: «La complessità aumenta e dobbiamo attrezzarci per rispondere».

Al centro dell’incontro le continue emergenze, innescate o aggravate dal crescente numero di disastri climatici, calamità naturali e guerre. Il 2023 è stato segnato da drammi come la crisi in Sudan, il terremoto in Turchia e Siria, le alluvioni in Libia, la guerra in Ucraina, il riaccendersi del conflitto israelo-palestinese.

L’anno scorso sono stati oltre 270mila i morti a causa di 387 disastri climatici e 55 guerre: una cifra record che rischia di aumentare nel 2023. Già nel 2021 il numero di morti nei conflitti armati era cresciuto 2014. Inoltre, nel 2022 oltre 108 milioni di persone sono fuggite dalle proprie case, 19 milioni in più in un anno, un dato record , e mai visto prima è anche il numero di sfollati interni, oltre 71 milioni, (+20% in un anno). Nel frattempo, il numero di persone fuggite da conflitti e violenze è raddoppiato a oltre 28 milioni di persone, toccando il totale di 62 milioni, e quelle partite a seguito di disastri sono state quasi 9 milioni.

«Un “imponente susseguirsi di crisi a cascata”, come l’ha definito il segretario generale dell’Onu Antonio Guterres, sta mettendo a dura prova il sistema dell’aiuto umanitario», afferma Claudio Ceravolo, presidente di COOPI. «La cooperazione deve ridefinirsi, in un mondo dove s’intrecciano gli effetti di catastrofi naturali, violenze, strascichi della pandemia, povertà, flussi migratori, riequilibri geopolitici, guerre». COOPI è sempre più impegnata sulle emergenze, cui rispondono 191 progetti sul totale di 252. Nel 2022 ha sostenuto, nel complesso, 6,8 milioni di persone in 33 paesi tra Africa, Medioriente, America Latina e Caraibi, Italia.

Nel corso della settimana sono previsti approfondimenti e gruppi di lavoro con vertici e soci di COOPI, coordinatori, responsabili e cooperanti. I paesi rappresentati, oltre all’Italia, sono Siria, Iraq, Giordania, Libano, Tunisia, Libia, Mali, Niger, Senegal, Burkina Faso, Ciad, Repubblica Democratica del Congo, Repubblica Centrafricana, Kenya, Etiopia, Somalia, Sudan, Venezuela, Colombia, Perù, Ecuador.

Alla tavola rotonda di sabato 28 ottobre, dalle ore 9.30 alle 13.30, si può prendere parte di persona al Palazzo delle Stelline di corso Magenta 61 a Milano o in diretta streaming (in italiano, francese, inglese, spagnolo). La partecipazione è gratuita previa iscrizione: in presenza su coopi.org/meeting-milano, in streaming su coopi.org/meeting-online .

Note sull'autore

Valerio Gardoni
Valerio Gardoni
Giornalista, fotoreporter, inviato, nato a Orzinuovi, Brescia, oggi vive in un cascinale in riva al fiume Oglio. Guida fluviale, istruttore e formatore di canoa, alpinista, viaggia a piedi, in bicicletta, in canoa o kayak. Ha partecipato a molte spedizioni internazionali discendendo fiumi nei cinque continenti. La fotografia è il “suo” mezzo per cogliere la misteriosa essenza della vita. Collabora con Operazione Mato Grosso, Mountain Wilderness, Emergency, AAZ Zanskar.

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