giovedì 28 Marzo 2024

Vincenzo Foppa, un grande artista nella Rocca

Orzinuovi, Brescia. È l’imponente mole della Rocca di San Giorgio in Orzinuovi ad ospitare la mostra  Vincenzo Foppa. Lo Stendardo di Orzinuovi curata da Roberto Consolandi, visitabile sino al 31 marzo, è l’occasione per ricordare e riscoprire la personalità di Foppa, artista bresciano mentore e “protagonista” del Rinascimento lombardo.

In mostra il prezioso Stendardorecto verso in tempera e olio su tela, una delle opere fondamentali dell’evoluzione di Vincenzo Foppa. Opera di proprietà della Parrocchia di Santa Maria Assunta di Orzinuovi (Brescia) e in deposito presso la Pinacoteca Tosio Martinengo di Brescia, lo Stendardo di Orzinuovi ritorna dopo 113 anni al luogo originario. L’iniziativa vuole dare un contributo alla collettiva spinta verso il bello nel periodo post pandemico.

Lo Stendardo infatti con la pandemia ha molto in comune: l’opera fu commissionata nel 1514 all’artista bresciano Vincenzo Foppa per debellare e esorcizzare una pestilenza durissima scoppiata dopo il Sacco di Brescia, tra il 1512 e il 1513, che aveva falcidiato un numero considerevole di abitanti di Orzinuovi.

Il percorso espositivo è suddiviso in cinque sezioni: La potenza dell’immagineL’energia della materiaLa forza dell’animaDesiderio di memoria. Obliare per rinascereL’incanto della Grazia.

Un corpus di 33 opere fra cui altre opere del Foppa, una Crocifissione, una Madonna con il Bambino fra san Giovanni Battista e san Giovanni Evangelista, un Cicerone Leggente (in lightbox), e un Giovanni Battista oltre a un disegno di Andrea Mantegna, il Seppellimento di Cristo (in lightbox). Completano il percorso diversi disegni di Giovan Battista Cavalcaselle, alcuni sesterzi di epoca imperiale, dipinti, manufatti rinascimentali, un raro frammento di tappeto a motivo Holbein, oltre a sculture lignee di Andrea e Maffeo Olivieri.

Lo Stendardo si compone di un recto che rappresenta la Madonna con il Bambino tra i SS. Caterina d’Alessandria e Bernardino da Siena, e un verso con San Sebastiano tra Ss. Giorgio e Rocco.

Racconta il curatore: La rievocazione di una pestilenza e di una guerra ancora in atto sono palesi, ma con questa mostra si vogliono affermare il “magistero prospettico” e l’invenzione della spazialità architettonica del maggior artista del Rinascimento bresciano, e non solo la valenza del realismo nella sua pittura grigio argentea.

A testimonianza della profonda cultura e conoscenza del Foppa intorno alla moda, che ispira molti elementi degli abiti che ricoprono le figure protagoniste delle sue opere, integra la mostra una esposizione di preziosi abiti realizzati dalla Fondazione Arte della Seta Lisio di Firenze, che riproducono fedelmente modelli del XVI secolo.

Accompagna la mostra un cortometraggio dedicato a Vincenzo Foppa, per la regia di Rosamaria Montalbano con il concept e la direzione di Roberto Consolandi. L’iniziativa vuole inoltre favorire la conoscenza del territorio per il pubblico in visita: le bellezze naturali del paesaggio, le antiche dimore, l’ambiente antropizzato, il turismo ecosostenibile di quest’area lombarda.

Note sull'autore

Valerio Gardoni
Valerio Gardoni
Giornalista, fotoreporter, inviato, nato a Orzinuovi, Brescia, oggi vive in un cascinale in riva al fiume Oglio. Guida fluviale, istruttore e formatore di canoa, alpinista, viaggia a piedi, in bicicletta, in canoa o kayak. Ha partecipato a molte spedizioni internazionali discendendo fiumi nei cinque continenti. La fotografia è il “suo” mezzo per cogliere la misteriosa essenza della vita. Collabora con Operazione Mato Grosso, Mountain Wilderness, Emergency, AAZ Zanskar.
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