Orzinuovi, Brescia. Inaugura sabato 19 dicembre la mostra “Uomo, natura e gioia di vivere” nelle sale della Rocca di Orzinuovi, Brescia, rimarrà aperta al pubblico sino al 6 gennaio. Espongono le opere Simo Nygren, pittore di origine finlandese, che con le sue tele canta la gioia di vivere e Rifat Koray Gökan, architetto e urbanista, dopo aver studiato e passato la vita a Istanbul, oggi è in pensione e risiede sul Garda, i suoi dipinti sono perennemente sul confine tra realtà e astrazione, tra razionalità ed emozione.
La mostra di pittura è organizzata dall’associazione Communitas in collaborazione con il Comune di Orzinuovi, occuperà le sale espositive della Rocca San Giorgio di Orzinuovi per tutte le feste natalizie. Un titolo molto evocativo in un momento storico oscuro come l’attuale, ma anche una affermazione della vita sulla morte.
L’Uomo come soggetto che agisce nel mondo sia nel bene che nel male, con tutti i limiti della propria umanità, ma anche con la grandezza d’animo che solo l’arte riesce ad esprimere compiutamente. L’Uomo sempre in bilico tra nobiltà e bassezza. L’Uomo : eterna contraddizione.
La Natura, di cui l’uomo è parte, in cui l’uomo vive e con cui interagisce spesso solo per violentarla. La Natura che si ribella e ci avverte, ma anche, la natura madre che ci regala momenti di sublime felicità che l’Uomo Artista cerca da sempre di catturare.
La Gioia di Vivere che permette all’Uomo di sopravvivere a tempi oscuri e di avere sempre, comunque, speranza nel futuro. Tutto ciò, di questi tempi, non è poca cosa.
Ma aggiungerei una ulteriore evocazione: Il Viaggio. Un Viaggio ideale che attraverso le origini dei due artisti ( uno turco e l’altro finlandese ) ci trasporta dal profondo sud del nostro continente fino all’estremo nord. Un viaggio sulle strade percorse da quelle masse di “dolente umanità” che fuggendo da guerra e violenza viene a cercare di ritrovare una Natura accogliente ed una Gioia di Vivere che pare irrimediabilmente perduta. L’Uomo che cerca, in un lungo, pericoloso ed incerto viaggio, se stesso e la sua speranza. Attraverso questa mostra l’associazione Cominitas spera di poter consentire, oltre alla visione di importanti opere, anche un momento di riflessione su questi temi.