giovedì 29 Maggio 2025

Il Cammino di Santa Giulia

Pralboino, Brescia – Il Cammino di S. Giulia è un itinerario evocativo di un fatto storico realmente accaduto: la traslazione del corpus sanctae Iuliae voluta dagli ultimi regnanti longobardi, Desiderio e Ansa (756-774), nel 762 d.C.

Il progetto, oggi, si propone come un itinerario escursionistico, modellato sul territorio attraverso il collegamento di luoghi storici, cioè delle chiese dedicate alla devozione a Santa Giulia; si snoda per un primo tratto in Corsica, nei luoghi del martirio della Santa, poi nel territorio italiano lungo un percorso di oltre 500 km da Livorno a Brescia, strutturato in 30 tappe giornaliere di circa 20 km, coinvolgendo due nazioni (Italia e Francia) tre Regioni (Toscana, Emilia-Romagna e Lombardia), otto Province (Livorno, Pisa, Lucca, Modena; Reggio Emilia, Cremona, Mantova e Brescia) e numerose Amministrazioni comunali.

La traslazione del 762 d.C. è la prima informazione storicamente verificabile, ma il testo agiografico che racconta il martirio, composto probabilmente nel VII secolo, narra che Giulia è nativa di Cartagine e viene venduta come schiava quando la città viene conquistata (In illo tempore, cum civitas Cartago capta fuisset, tunc beata Iulia ex ea captiva ducta est…).

Il suo padrone, Eusebio, nel compiere un viaggio verso la Gallia, costeggiando Capo Corso vede dei pagani che compiono un sacrificio agli dèi e sbarca con tutti i marinai per partecipare al banchetto. Giulia, che si rifiuta di sacrificare agli dèi, viene prima torturata, poi crocefissa a Nonza. Gli angeli, che hanno assistito alla morte della Santa, la annunciano ai monaci che vivono nell’isola della Gorgona. Questi si precipitano su una nave, depongono dalla croce il corpo della martire e lo portano nella loro isola, dove viene sepolta il 22
maggio, giorno in cui ancora oggi viene festeggiata la Santa.

Desiderio e Ansa, nel 762 d.C., traslarono il corpus dalla Gorgona a Brescia, precisamente nel monastero femminile da poco fondato, in cui era badessa la figlia Anselperga. Il monastero femminile, inizialmente dedicato a San Salvatore, in seguito venne più spesso conosciuto come dedicato a Santa Giulia e vantava possedimenti fino al ducato di Benevento.

Le fonti agiografiche attribuiscono il merito della traslazione alla regina Ansa e in questo la traslazione di Santa Giulia si differenzia dalle altre, non solo perché il protagonista è un personaggio femminile, ma anche per la modalità: la regina praecepit, diede ordine, senza altre giustificazioni. Anche se i documenti storici e agiografici attestano l’arrivo delle reliquie a Brescia, sul territorio non è rimasta alcuna traccia tangibile del passaggio della traslazione longobarda.

Una traccia però potrebbe venire da alcune antiche Pievi intitolate alla Santa: infatti, anche se non è dimostrabile sotto il profilo storico che le chiese siano sorte in forza di questo avvenimento, rimangono pur sempre una testimonianza della diffusione del culto di Santa Giulia, avvenuta per lo meno dalla prima età longobarda, come testimoniato dalla chiesa di Santa Giulia a Lucca, nei cui pressi è stata rinvenuta una ricca sepoltura longobarda, datata entro la metà del VII sec.

La devozione verso Santa Giulia, unica santa martirizzata sulla croce, nel tempo si è diffusa in tutta l’Europa, a partire dai territori dove fu significativa la dominazione longobarda e dove nel tempo l’importante monastero bresciano estendeva la propria influenza. È patrona di Livorno, dove dal XIII secolo ha sede l’omonima confraternita (la più antica confraternita laica della città) ed è anche patrona di tutta la Corsica.

Su questi fondamenti si basa il progetto del Cammino di Santa Giulia, un itinerario evocativo di un fatto storico, ma anche un percorso spirituale, caratterizzato dal passaggio in tutte le località (chiese e pievi) intitolate alla Santa e ad essa legate, dalla Corsica a Brescia, dove in alcune di queste (Livorno, Monchio (MO), Vho di Piadena (CR), Alfiano Vecchio (CR), San Gervasio Bresciano (BS), Brescia e Speluncatu in Corsica) sono presenti le reliquie della Santa.

Un’unione dei luoghi della devozione a Santa Giulia, che ne valorizza anche gli aspetti storici, culturali, artistici, attraverso suggestivi paesaggi naturali in cui si manifesta il paziente e duro lavoro degli uomini nel corso dei secoli.

Le reliquie sono state al lungo conservate nell’omonimo monastero in Brescia (oggi sede
dell’importante museo di Santa Giulia e sito UNESCO “I longobardi in Italia. I luoghi del potere”) e poi con una “traslazione” tutta cittadina, sono normalmente conservate nella chiesa di Santa Giulia al Villaggio Prealpino.

In questi giorni, in occasione dell’anno giubilare, le reliquie sono state concesse alla città di Livorno per i sentiti festeggiamenti patronali del 22 maggio.

La Fondazione Pianura Bresciana, proprio per la rilevanza di questo progetto interregionale ed internazionale, crede nella potenziale opportunità che può offrire nel tempo per il nostro territorio, ed ha avviato rapporti con l’associazione “Il cammino di santa Giulia APS”, al fine di approfondire la tematica e per costruire un percorso di governance, che nel tempo possa dare la possibilità di valorizzare il proprio territorio attraverso il camminare, formula che sempre più sta coinvolgendo turisti ma anche i normali cittadini, attenti all’ambiente del propri luoghi di vita.

Infatti, il Cammino di Santa Giulia è un itinerario nella natura e nella storia; come un antico
pellegrinaggio aiuta a sospendere la vita ordinaria per vivere un viaggio fisico ed interiore, per arricchire la propria esistenza di valori e conoscenze.

Legando una sequenza di luoghi spirituali intitolate alla Santa, il Cammino dà la possibilità al pellegrino moderno di ri-percorre un tratto della storia dell’architettura e dell’arte italiane, attraverso i luoghi e nei modi in cui essi hanno accolto e suscitato l’esperienza del sacro.

Di antica fondazione o recenti, le chiese sono state adattate, integrate, modificate, ricostruite ed anche tali trasformazioni ne costituiscono la storia che vale la pena scoprire. Così come il paesaggio e le sue mutazioni nei secoli, anche i luoghi attraversati dal Cammino si sono evoluti nel tempo e diventano testimonianze di vite vissute, ma anche e soprattutto, di vite presenti e storie che nel paesaggio partecipano e danno alla luce un museo diffuso in cui il camminatore può immergersi a pieno.

Tra le bonifiche della pianura toscana, i sentieri irti dell’appennino e la campagna padana, la
lentezza del cammino aiuto a comprendere il passato di duro lavoro e di grande legame tra valori umani e spirituali che sono alla base della società moderna: l’azione del camminare diventa l’occasione per cercare la vera anima di noi stessi, la nostra vera essenza, per ritrovare una identità, un senso del vivere in armonia con sé stessi e con l’ambiente che ci circonda.

Con questo convegno, che si svolgerà a Pralboino, il 31 maggio presso l’Istituto Comprensivo si vuole porre l’attenzione sul tratto del cammino che parte da Canneto sull’ Oglio ed arriva nel comune di Leno.

Il Cammino di Santa Giulia attraversa i territori comunali di Canneto sull’Oglio (MN), Acquanegra sul Chiese (MN), Isola Dovarese (CR), Pessina Cremonese (CR), Ostiano(CR), Corte de’ Frati (CR), Seniga (BS), Pralboino (BS), Milzano(BS), Alfianello (BS), Pontevico (BS), Robecco sull’ Oglio (CR), Verolanuova (BS), San Gervasio (BS), Cigole(BS), Pavone del Mella(BS), Leno(BS).

L’obiettivo è di raccogliere consensi e risorse per avviare un progetto di segnaletica su
questo tratto del Cammino per renderlo maggiormente fruibili ai diversi target di
camminatori, mettendo in rete tra loro i diversi operatori presenti (istituzionali e privati) per offrire ad essi un’esperienza completa, sia dal punto di vista dei luoghi di interesse turistico e culturale che per i servizi offerti (strutture ricettive, aree di sosta, sostegno
all’inclusione…) al passo delle altre esperienze presenti nel panorama internazionale.

In particolare, il tratto Canneto sull’Oglio-Leno, prettamente pianeggiante, si presta bene anche per persone non particolarmente fisicamente preparate, consentendo a tutti di provare l’esperienza di un cammino vero e proprio legato alla spiritualità, ma anche di vivere a pieno una semplice camminata famigliare, un giro in bicicletta o a cavallo.

È ormai risaputa la valenza educativa del camminare; il percorso, appunto per la sua accessibilità, può diventare un interessante momento di formazione e apprendimento per la scuola di ogni ordine e grado.

Il convegno prevede due momenti, un momento iniziale in cui le istituzioni presenti sul territorio, a vario titolo, portano la loro rappresentanza e illustrano il contributo apportato allo sviluppo del progetto del Cammino di Santa Giulia sia direttamente che indirettamente, lavorando sui territori per una loro valorizzazione e per rendere un territorio sempre più gradevole sia per la gente che abita che per persone che ci passano anche solo per una visita.

Parteciperanno alla giornata Mariateresa Vivaldini, membro del Parlamento Europeo e sindaca di Pavone del Mella, Claudia Carzeri membro del Consiglio della Regione Lombardia, Caterina Lovo Gagliardi membro del Consiglio della Provincia di Brescia, Giampaolo Mantelli, tra i promotori del cammino di Santa Giulia, Domenico Maschi del GAL Oglio PO, e Franco Aliprandi presidente della Fondazione Dominato Leonense.

In seguito il programma del convegno, assumerà un taglio più culturale e per immergersi nella realtà del Cammino: interverranno infatti i rappresentanti dell’Associazione “Il cammino di Santa Giulia APS” Prof Gianni Bergamaschi (agiografo e studioso della Santa, collaboratore dell’Università Cattolica del Sacro Cuore) e Carlo Picchietti (fondatore e vice presidente dell’Associazione), darà inoltre il proprio contributo alla giornata la prof.ssa Virtus Zallot, docente di storia dell’arte medievale presso l’Accademia di Belle Arti Santa Giulia di Brescia ed infine ci sarà una testimonianza molto importante, di come un cammino può diventare una esperienza “insuperabile”, con la presenza dei referenti delle associazioni LAMU – Libera Accademia del Movimento Utile – Pedalabile – Se vuoi puoi ASD, che hanno scelto proprio il Cammino di Santa Giulia per la loro esperienza annuale.

Note sull'autore

Articoli recenti

Ti Potrebbe interessare:

Togel
Slot 5000
Linitoto
Belatoto
Belatoto login
slot qris 5k
slot depo 1k
togel slot