Brescia – Fondazione Brescia Musei accende i riflettori al cinema Nuovo Eden su Woody Allen, uno dei più amati e controversi autori del cinema contemporaneo.
Un viaggio di 9 film, tra commedie brillanti, malinconie metropolitane e ironiche riflessioni sull’amore, l’arte e il destino, con i suoi capolavori sul grande schermo e una speciale “Colazione con il critico” con Enrico Danesi per entrare nel cuore del mito del newyorkese, ebreo, nevrotico, colto, sarcastico, intellettuale, sagace, insicuro, ipocondriaco, gracile re della risata intelligente..
Il Focus dedicato a Woody Allen ripropone alcune delle pellicole più rappresentative del regista il cui humor dissacrante e le riflessioni esistenziali si intrecciano in perfetto equilibrio. Tra travolgenti commedie corali e sottili saggi sulla fragilità umana, la selezione attraversa l’intera gamma espressiva di Allen, dai toni brillanti e leggeri alle atmosfere più malinconiche e filosofiche.
L’apertura della rassegna è affidata proprio alla Colazione con il critico Enrico Danesi (Giornale di Brescia), in programma il 15 novembre alle ore 10.30, che offrirà agli spettatori le coordinate per un viaggio consapevole all’interno della sterminata carriera del regista: dalle riflessioni sulla miserevole condizione umana di fallimenti, rimorsi e rimpianti alle tematiche ricorrenti della fragilità del vivere, l’insensatezza del caso, l’incombenza della morte, l’insufficienza dell’arte, della religione, a volte perfino dell’amore.
I titoli della retrospettiva spaziano da Match Point (2005), che torna al cinema a 20 anni dalla sua prima travolgente release; La dea dell’amore (1995), la commedia dal cast stellare che esplora le complicazioni di una relazione fuori dagli schemi; Accordi e Disaccordi (2000), affascinante omaggio al jazz e al talento artistico; Tutti dicono I love you (1996), commedia musical che racconta i mille volti dell’amore, con escursioni nel cinema Hollywoodiano degli anni d’oro e in quello dei Fratelli Marx; Pallottole su Broadway (1994), irresistibile commedia che unisce il gangster movie alla satira teatrale; Vicky Cristina Barcelona (2008), il triangolo più affascinante della storia del cinema contemporaneo; Criminali da strapazzo (2000), commedia crime che mescola umorismo, ironia e una pungente critica sociale; fino a Celebrity (1998), ritratto pungente dell’ossessione per la fama con Leonardo DiCaprio, Winona Ryder, Melanie Griffith. Completa il viaggio Harry a pezzi (1997), candidato al Premio Oscar per la migliore sceneggiatura originale, capolavoro che accompagna gli spettatori nella psiche frantumata dello scrittore Harry Block, costretto al confronto con i personaggi immaginari da lui creati. Tutte le proiezioni saranno proposte sia in versione originale sottotitolata in italiano che doppiata.
Woody Allen, pseudonimo di Heywood Allen (nato Allan Stewart Königsberg, New York, 30 novembre 1935), è un regista, attore, sceneggiatore, comico, scrittore, commediografo e musicista statunitense. È considerato uno dei più importanti e celebri registi contemporanei.
Con una produzione cinematografica estremamente prolifica – quasi un film all’anno – e un’attività comica iniziata già in adolescenza, Allen si è affermato come uno degli artisti comici più apprezzati a livello internazionale. Il suo stile, elegante e spesso intellettuale, lo ha reso una figura di riferimento per la commedia americana moderna: per le tematiche affrontate e per il maggior successo ottenuto in Europa rispetto agli Stati Uniti, è stato di frequente definito “il più europeo” tra i registi statunitensi.
Le sue opere trattano temi ricorrenti come la crisi esistenziale del mondo intellettuale, la rappresentazione ironica della comunità ebraica newyorkese, la critica alla borghesia e al capitalismo. Le sue influenze spaziano dalla letteratura alla filosofia, dalla psicoanalisi al jazz, dal cinema europeo all’amore per New York, la sua città natale, che rappresenta una fonte inesauribile di ispirazione.
Nel corso della sua carriera ha ricevuto numerosi riconoscimenti, tra cui quattro premi Oscar. Nel 1995 gli è stato conferito il Leone d’oro alla carriera alla Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia.

