Pontenure, Piacenza – Al Castello di Paderna, nella campagna piacentina, anche quest’anno prende vita la rassegna “I Frutti del Castello” con un titolo che è una promessa: “Consapevoli si diventa”.
Ecco la parola magica: consapevolezza. Non si nasce consapevoli. È un percorso, un cammino, un’educazione – come quella del giardiniere, che sa attendere e osservare. E quale luogo migliore di un castello medievale, circondato da un parco secolare, per imparare la pazienza che serve per diventare custodi della Terra?
Per due giorni, questo maniero nel cuore del territorio di Visit Emilia (visitemilia.com) diventa l’epicentro di un’Italia che ripensa il suo rapporto con la natura. Non per esibizionismo green, ma per genuina responsabilità.
In tutto 130 espositori provenienti da tutta Italia. Si comincia sabato mattina (17 maggio) con “L’orto planetario”, un Climate Fresk per giovani ambientalisti cui partecipano gli studenti del Liceo Scientifico “Lorenzo Respighi” di Piacenza, futuri custodi di un pianeta.
Segue uno splendido viaggio nel “mondo affascinante delle ortensie” con lo specialista Daniele Tara. Abbiamo ancora molto da imparare su questi splendidi fiori che cambiano colore in base all’acidità del terreno.
Claudio Porchia ci ricorderà poi che “i fiori fanno bene, anche in tavola”, un seminario che unisce bellezza e nutrimento, estetica e sostanza. Segue un pensiero a Libereso Guglielmi, il giardiniere di Calvino, nel centenario della nascita: un anarchico gentile che parlava con le piante ben prima che diventasse una pratica da influencer.
Il pomeriggio si fa filosofico con Stefano Di Lazzaro che ci ricorda come “la consapevolezza è un processo, non un punto di partenza”. Nessuno nasce ambientalista, ci si arriva per esperienza, per errori, per incontri. Non manca l’invito alla “merenda consapevole” con pane, burro e miele di presidi Slow Food, perché la rivoluzione verde passa anche per il palato.
La domenica (18 maggio) Daniele Zanzi ci insegna a “leggere gli alberi”. Perché sì, gli alberi raccontano storie, se solo impariamo il loro linguaggio. E all’aperitivo sotto la grande quercia del parco, alzeremo il calice per brindare a questi giganti silenziosi che purificano l’aria che respiriamo mentre noi siamo occupati a inquinarla.
E per chi pensa che la botanica sia una materia per specialisti, ecco Mauro Ferrari con la sua “botanica sociale” a ricordarci che “siamo erbacce” – splendide, resistenti, diversificate erbacce. Un invito a riconoscere la bellezza della diversità, in natura come nella società.
Una sezione speciale della rassegna è dedicata ai bambini, perché la consapevolezza si semina in tenera età. E così, mentre noi adulti ci perdiamo in dotte dissertazioni, i piccoli potranno partecipare a laboratori che parlano al cuore e alle mani: “Seminiamo allegri girasoli” da portare a casa e veder crescere; l'”Hotel per insetti da passeggio”, piccoli nidi per bombi e api solitarie realizzati con legni riciclati; e le “Bombe di pace”, palline di semi di facelia e fiori di campo da lanciare per far sbocciare la bellezza.
Nei due giorni sarà presente anche l’associazione il Tarlo che proporrà: 10 giochi della Ludoteca Itinerante adatti a tutte le età, la Pista delle Trottole versione Baby (7 mt) per bambini dai 6 ai 13 anni, l’Area Rompicapo in legno per tutte le età dai 10 ai 99 anni, e il Ciclotornio del Tarlo – “Vuoi la trottola? Pedala!” – con un contributo di 3 euro su richiesta.
Non manca la “Biblioteca verde dei bimbi”, un salottino con libri di piante e giardini per l’infanzia, e – momento clou per gli stomachini affamati – la “Merenda consapevole” del sabato pomeriggio, con pane, burro e miele dei presidi Slow Food. Perché anche il gusto si educa, e una merenda può trasformarsi in una lezione di geografia, storia e rispetto per chi produce il cibo che mangiamo.
Giusy Ferrari Cielo, Floral designer specializzata nella creazione di fiori in carta crespa fatti a mano con raffinatezza e precisione, offrirà gratuitamente durante la manifestazione corsi di formazione per la realizzazione di fiori in carta crespa con tecniche artigianali, comprensivi dei materiali necessari per la partecipazione. La prenotazione è obbligatoria e le informazioni sono disponibili sul sito.
Altra opportunità è partecipare al corso di ricamo a cura di Osti Ricami Alta Moda di Luisa Pelosio, della durata di un’ora e trenta minuti. La quota di partecipazione di 32,00 euro e comprende il kit con parte del materiale necessario allo svolgimento del corso: una shopper in cotone e un telaio da ricamo. Anche in questo caso la prenotazione è obbligatoria, con informazioni reperibili sul sito.
Sarà possibile pranzare nel maniero o utilizzare le coperte stese sul prato per un pic-nic, in perfetto stile dejeuneur sur l’herbe. I Frutti del Castello in versione autunnale si terrà invece l’11 e 12 ottobre prossimi.