mercoledì 28 Maggio 2025

Libri / Piante pericolose, velenose e allergeniche a Breno

Breno, Brescia – Prima presentazione pubblica del nuovo libro del botanico Enzo Bona,
intitolato “Piante pericolose, velenose e allergeniche”.

Il volume, sesto contributo della collana Atlante fotografico di botanica rhaetica – Flora di pregio delle Valli Camonica e di Scalve, è stato realizzato con il sostegno della Comunità Montana di Valle Camonica e del Parco dell’Adamello, e rappresenta un ulteriore passo nel percorso di divulgazione scientifica legato al territorio, alla sua biodiversità e alla sua conoscenza botanica.

L’opera prende in esame 256 specie o sottospecie, accompagnate da schede descrittive, mappe di distribuzione, 47 tavole, 234 fotografie, frutto della collaborazione di 45 tra esperti e referenti del territorio.

Dopo i primi 5 volumetti della collana Atlante fotografico di Botanica Rhaetica – Flora di pregio delle Valli Camonica e di Scalve di Enzo Bona – illustre botanico camuno – il Parco dell’Adamello prosegue nel suo cammino di divulgazione della scienza fortemente legato al territorio in cui opera. Se, da un lato, la tutela della natura, del paesaggio e degli ecosistemi è la principale finalità istitutiva di ogni area protetta, anche quello dell’informazione ambientale svolge un ruolo determinante per condividere la ricerca scientifica con la gente comune.

Nel rapporto tra uomo e natura, l’interazione strettissima che esiste da sempre con il mondo vegetale – che ci fornisce ossigeno, cibo, medicinali, riscaldamento, protezione e regolazione dei cicli biogeochimici della Terra e tanto altro – è in grado di ricondurci con straordinaria efficacia alla potenza che gli elementi naturali esercitano nelle nostre vite quotidiane.

Tantissime persone fruiscono abitualmente del territorio per trascorrere all’aperto il tempo libero, per praticare attività sportive, passeggiate, escursionismo ma sempre più numerosi sono anche i cittadini interessati alla raccolta di erbe spontanee a scopo alimentare.

I casi di avvelenamento causati da piante tossiche sono l’altra faccia della medaglia del nostro tentativo di affrancarci dal mondo naturale in una fase storica che, non a caso, viene definita Antropocene: nell’epoca del digitale, delle telecomunicazioni satellitari, dell’industrializzazione, dell’artificiale, dei commerci globalizzati e del consumismo più sfrenato, bastano poche molecole di una sostanza tossica contenuta in una pianta che abbiamo a due passi da casa per mettere in discussione l’atteggiamento di dominio
che Homo sapiens esercita sulla natura e, soprattutto, le sue conseguenze.

Ecco, quindi, che l’importanza di tornare a conoscere le piante si impone come necessità di una nuova relazione con il mondo naturale e con le infinite trame di interazioni che si instaurano tra tutti i viventi, per saper cogliere il significato di milioni di anni di evoluzione biologica che si esprime in un valore imprescindibile per la vita, oggi più che mai minacciato: la biodiversità.

Scopo di questo volumetto è mettere a disposizione dei lettori un repertorio di specie vegetali potenzialmente pericolose che crescono spontanee sul territorio del Bacino Superiore del Fiume Oglio, coincidente con le Valli Camonica e di Scalve. Non vuole essere un testo di fitoterapia ma una esposizione documentata sulla diffusione delle specie che possono provocare danni alla salute umana e animale, sia se ingerite, sia per contatto.

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