Brescia – Anche quest’anno la banda cittadina propone sue rassegne che ci porteranno in musica verso l’inverno.
Appuntamento con la sesta edizione della rassegna “Musica: fuoco dell’anima” si svolgerà dal 4 al 25 ottobre nella suggestiva cornice della Galleria del Salone Bevilacqua, in via Pace 10. Questo luogo, per molti anni punto di riferimento per la vita musicale cittadina, ospita dal 2023 la manifestazione, dopo le prime edizioni che avevano trovato casa nella raffinata Sala del Camino di Palazzo Martinengo delle Palle.
La scelta del Bevilacqua non è casuale: proprio qui, per decenni, si sono esibiti interpreti di primissimo piano, dando vita a una tradizione che ancora oggi risuona di grande prestigio e bellezza.
La rassegna, nata nel 2019, si propone di mettere in luce e promuovere i talenti musicali bresciani che, con il loro impegno e la loro arte, hanno saputo conquistare riconoscimenti di rilievo a livello sia nazionale che internazionale. Accanto alla valorizzazione degli interpreti del territorio, “Musica: fuoco dell’anima” vuole essere anche un’occasione di incontro, scambio e dialogo culturale, mantenendo viva la dimensione conviviale e partecipativa tipica delle grandi rassegne cameristiche.
La programmazione di quest’anno si caratterizza per un’equilibrata ricchezza e varietà. La pluralità delle proposte permette di offrire al pubblico uno sguardo ampio e variegato sul mondo della musica colta, capace di spaziare tra epoche, stili e sensibilità differenti.
L’intento è di dar vita a un viaggio sonoro completo, che sappia abbinare rigore e raffinatezza interpretativa a freschezza e vitalità esecutiva. Con questo spirito, la rassegna conferma la sua vocazione: essere un “laboratorio d’arte musicale” che accende, come il suo stesso titolo suggerisce, quel fuoco dell’anima che unisce pubblico e interpreti in un’unica, intensa esperienza di condivisione.
Subito dopo tocca alla Rassegna Bandistica, in programma dal 26 ottobre al 14 dicembre, che è dedicata al maestro bresciano Giovanni Ligasacchi, figura di grande rilievo per il mondo bandistico italiano. Fin dagli anni Sessanta contribuì in maniera decisiva alla crescita culturale del movimento, distinguendosi non solo come musicista, ma anche come direttore e formatore.
A Brescia diresse per circa trent’anni la Banda cittadina “Isidoro Capitanio”, lasciando un’impronta profonda grazie alla sua competenza, alla sua professionalità e alla capacità di trasmettere entusiasmo con straordinaria umanità. Inoltre collaborò con numerosi altri complessi della provincia, favorendone lo sviluppo e il radicamento sul territorio.
La manifestazione, giunta alla ventitreesima edizione, propone un cartellone ricco e variegato, con le esibizioni di due bande giovanili, quattro complessi bandistici bresciani e una jazz band. Come da tradizione, i concerti si terranno presso l’Auditorium San Barnaba, mentre il gran finale sarà ospitato dal Teatro Grande: in questa occasione, la “Isidoro Capitanio” renderà omaggio a Ligasacchi, nel ventesimo anniversario della sua scomparsa, con l’esecuzione di un brano dedicato alla sua memoria.
La Banda civica iniziò la sua attività nel periodo della presenza a Brescia delle truppe napoleoniche, alla fine del XVIII secolo. Pertanto il complesso bandistico, nato per iniziativa della Congregazione municipale nel 1798, è la più antica istituzione musicale bresciana.
Nella sua lunga vita il complesso è sempre rimasto un fedele punto di riferimento nell’ambito della cultura popolare e testimone delle vicende storiche, sociali e culturali che hanno caratterizzato la città.
L’attività del gruppo strumentale, contraddistinta tra la fine dell’800 e gli inizi del ’900 dal
conseguimento di prestigiosi riconoscimenti in ambito nazionale ed internazionale, si è svolta con continuità, salvo interruzioni per eventi bellici, fino al 1924, anno in cui vennero sciolte le bande musicali.
Ricostituita nel 1950, grazie all’impegno dell’Amministrazione comunale che volle dedicare la nuova Associazione Filarmonica “Isidoro Capitanio” alla memoria dell’illustre musicista bresciano scomparso nel 1944. Da quel momento, la Banda ha ripreso con vigore il suo ruolo sociale e culturale in città, guidata dal maestro Giovanni Ligasacchi dagli anni ’60, distinguendosi in Italia e anche all’estero. Ligasacchi, attivo fino al 1987, è stato fondamentale per la crescita del movimento bandistico nazionale, e la sua opera è stata portata successivamente avanti dal maestro Arturo Andreoli fra il 1987 e il 2000.
Attualmente la direzione è affidata ai maestri Sergio Negretti e Giuliano Mariotti.
La “Isidoro Capitanio” offre ogni anno una ricca stagione artistica con più di 60 spettacoli,
impegnandosi in particolare nella promozione e diffusione del repertorio bandistico. L’Associazione non si limita alle esibizioni: organizza corsi di musica tramite la Scuola popolare, promuove attività educative nelle scuole, pubblica la rivista “BresciaMusica”, promuove rassegne musicali, produce Cd e custodisce un vasto archivio di circa 3.400 partiture, testimonianza del suo profondo radicamento culturale.