Parma – Con una serata che vedrà protagonista la pianista ucraina Svetlana Andreeva si aprirà mercoledì 8 ottobre alla Casa della Musica la seconda parte della rassegna di musica moderna e contemporanea «Traiettorie», giunta alla XXXV edizione.
Dopo l’intenso fine settimana di maggio che ha visto l’esecuzione dei primi nove concerti del cartellone di quest’anno, la rassegna prosegue lungo un percorso eterogeneo lungo diverse regioni musicali dell’ultimo secolo sotto la scorta di solisti ed ensemble di grandissimo rilievo.
Fra questi, Svetlana Andreeva, vincitrice del Concorso pianistico internazionale di Orléans dello scorso anno, offrirà uno sguardo sulla musica per pianoforte degli anni a ridosso della Grande Guerra e in particolare sulle componenti più virtuosistiche, grottesche, demoniache che si stavano scatenando in area slava: Prokof’ev, Skrjabin, Szymanowszki, quest’ultimo non insensibile ai preziosismi di Ravel, di cui Andreeva eseguirà il coevo «Le tombeau de Couperin».
Componenti che rimarranno come incastonate nell’inconscio di un popolo, e ancora nel 1988 riemergono nella sesta sonata di Galina Ustvol’skaja, che occupa il centro del programma di Andreeva.
È un debutto a «Traiettorie» invece quello del Trio Catch (clarinetto, violoncello e pianoforte), fra le punte nell’interpretazione della musica contemporanea oggi in Germania, che mercoledì 15 ottobre sempre alla Casa della Musica proporrà un assaggio di brani di Wolfgang Rihm, Michael Jarrell, Rolf Riehm e Vito Žuraj a loro modo rappresentativi della reazione in atto negli ultimi quarant’anni verso gli esiti più radicali della musica postbellica, che nel confronto con il secco Trio op. 114 di Brahms trova un parallelo singolare a un secolo di distanza.
Saranno ospitati nel Ridotto del Teatro Regio di Parma i successivi tre concerti. Il primo registra il ritorno a «Traiettorie» del Quartetto Arditti, la più celebrata formazione quartettistica dedita alla materia contemporanea.
Venerdì 24 ottobre il programma del Quartetto sarà incentrato sui mondi più vicini al suo percorso interpretativo, nei quali il suono è metafora del presente: il Quartetto n. 3 di Helmut Lachenmann (2001), il Quartetto n. 3 di Martino Traversa (2018), «Bitácora Capilar» di Hilda Paredes (2013), che traccia una cartografia del mondo musicale elettivo dell’ensemble in quarant’anni di attività, e «Ezov», recentissimo lavoro di Chaya Czernowin scritto per il mezzo secolo di vita del Quartetto Arditti.
Venerdì 31 ottobre un altro debutto a «Traiettorie», quello di Ensemble Multilatérale, autentico frutto del nuovo millennio: nato vent’anni fa, è oggi uno dei gruppi leader della musica contemporanea in Francia e della contemporaneità. Al Regio eseguirà due brani puramente spettrali di Tristan Murail e Gérard Grisey affiancati alle problematiche del suono violento e antiedonistico di Fausto Romitelli (esecuzione integrale delle due «Domeniche alla periferia dell’impero»), di Yann Robin e di Franck Bedrossian, tra l’altro quest’ultimo fondatore di Multilatérale.
Diversissimo è invece il viaggio che martedì 4 novembre proporrà un pianista sempre attento a ideare percorsi anticonvenzionali, Marino Formenti: «Kurtág’s ghosts» è una tarsia di pezzi brevi attraverso sette secoli di tastierismo, partendo dalle miniature di György Kurtág e passando attraverso pezzi di Machaut, Scarlatti, Bach, Schubert, Schumann, Chopin e Bartók, in un gioco di rimandi e associazioni sorprendenti.
Essendo quest’edizione della rassegna attenta al rapporto con le nuove tecnologie non può mancare l’ormai tradizionale serata di musica acusmatica, alla Casa del Suono mercoledì 12 novembre con quattro brani della più recente fioritura elettronica (fra 2018 e 2023) firmati da Dariush Derakhshani, Diego Ratto, Rodney Duplessis e Carlo Laurenzi. Ma tutti e tre i concerti di novembre che chiudono la rassegna sono di fatto momenti ormai tradizionali.
È di prassi la serata che ospita i Giovani Talenti del Conservatorio di Parigi, in programma martedì 18 novembre alla Casa della Musica, ed è quasi un talismano il ritorno della grande violinista Hae-Sun Kang il giorno dopo, mercoledì 19 novembre sempre alla Casa della Musica, con una Fantasia di Telemann, la prima italiana di «Into the Shades» di Nina Šenk e due pezzi con elettronica, «Partita II» di Philippe Manoury e «Anthèmes 2» di Boulez.
Tutti i concerti avranno inizio alle ore 20:30.
L’immagine scelta per rappresentare «Traiettorie» 2025 è «An Iceberg. BB Polar Expedition. Greenland», fotografia del 2016 del francese Jean Gaumy.