mercoledì 12 Novembre 2025

Bergamo Incontra, ciò che inferno non è

Bergamo – Dopo il successo dell’ultima edizione, torna Bergamo Incontra, il Festival culturale che da oltre quindici anni propone occasioni di confronto e riflessione a partire dalle grandi domande dell’uomo. Ideato dall’omonima Associazione con il desiderio di incontrare e valorizzare la realtà in ogni suo aspetto. L’edizione 2025 propone un programma che spazia tra incontri, dibattiti, mostre e performance musicali.

Il titolo scelto per quest’anno è “Ciò che inferno non è”, che prende ispirazione dalla celebre espressione di Italo Calvino tratta da Le città invisibili, e invita a guardare il presente con uno sguardo diverso: in un tempo attraversato da guerre, solitudini e fratture sociali, il Festival vuole raccontare storie e volti capaci di testimoniare che il Bene resiste e continua a generare speranza anche nei luoghi più oscuri.

“Il titolo di quest’anno incoraggia a non fermarci davanti alle macerie della storia”, spiega Michela Milesi, Presidente di Bergamo Incontra. “Oggi siamo circondati da immagini di guerre, disumanità e cinismo, eppure, se guardiamo con attenzione, emergono segni di bene, volti che resistono, esperienze che raccontano un’altra possibilità.

Dare spazio a queste storie significa ridare fiducia a noi stessi e alla società, perché il bene non è un’eccezione ma una presenza reale che chiede di essere riconosciuta. Questo Festival vuole offrire a tutti la possibilità di incontrare quei segni, di lasciarsi sorprendere da una bellezza ostinata che resiste e che, se accolta, può generare un nuovo modo di guardare la vita e di costruire comunità”.

Ad aprire la tre giorni sarà Giancarlo Cesana, medico e professore onorario di igiene presso l’Università di Milano Bicocca, che introdurrà il tema centrale della manifestazione, offrendo una prima chiave di lettura del titolo scelto per quest’anno. A seguire l’incontro con l’attore Giacomo Poretti che alle ore 21:15 porterà il suo racconto intrecciando ironia e profondità.

Il palinsesto degli incontri si svilupperà attorno a quattro grandi filoni tematici.

● Politica e impegno civile: l’On. Elena Bonetti, don Massimo Camisasca, vescovo emerito di Reggio Emilia Guastalla e Valentina Castaldini, consigliere regionale Emilia – Romagna porteranno la loro riflessione sull’impegno cristiano in politica, raccontando come la fede e i valori possano tradursi in responsabilità pubblica e scelte concrete per la società.

● Fragilità e cura: un dialogo intenso e personale vedrà protagoniste Maria Luisa Galli, responsabile Residenza Sanitaria disabili Casa Amoris Laetitia, Giovanna Mangili, medico, e Maria Pia Rosani, presidente Associazione Futura e fondatrice della Onlus Fratelli Tutti. Insieme racconteranno esperienze in cui il dolore non è una condanna, ma diventa il luogo in cui sboccia un amore capace di abbracciare la vulnerabilità umana.

● Educazione: lo scrittore e insegnante Eraldo Affinati condividerà il palco con Francesco Fadigati, rettore della scuola “La Traccia” di Calcinate, per affrontare il tema dell’educazione come gesto di amore e responsabilità, capace di far emergere il meglio dalle nuove generazioni.

● Pace e dialogo interreligioso: in un tempo segnato da conflitti, il tema della pace sarà al centro del confronto tra fra Francesco Ielpo, custode di Terra Santa, e Davide Prosperi, presidente della Fraternità di Comunione e Liberazione, che rifletteranno sul valore della pace come lavoro “artigianale”, fatto di piccoli passi e gesti concreti.

Il percorso espositivo completerà l’esperienza culturale del Festival con tre mostre dal forte valore simbolico. La prima ripercorrerà la vicenda dei coniugi Franz e Franziska Jägertätter, che durante il nazismo seppero scegliere la libertà e la verità a costo della vita. La seconda, intitolata “Profezie per la pace”, raccoglierà storie di riconciliazione nate in contesti segnati da guerre e conflitti, invitando i visitatori a guardare il mondo con gli occhi della speranza. La terza sarà dedicata a don Antonio Seghezzi, sacerdote bergamasco morto nel campo di Dachau nel 1945, testimone di una fede incrollabile anche nei momenti più bui.

Accanto a questi momenti di approfondimento, il Festival offrirà anche spazi dedicati all’intrattenimento con la musica dei GrooveDiggers, che animerà la serata di sabato 18 con ritmo e colore. Non mancheranno gli spazi di incontro, con il Meeting Point, la libreria, l’area ristoro e un’area bimbi.

BERGAMO INCONTRA è un’associazione culturale nata a Bergamo nel 2008 su iniziativa di un gruppo di amici e di realtà educative e associative provenienti dall’esperienza cristiana generata da Mons. Luigi Giussani. Sin dalle origini, l’intento primario è stato quello di incontrare, documentare e raccontare storie accomunate dalla ricerca della verità, andando a scovare la bellezza sempre presente in ciascuno e nelle varie vicende umane. Nel corso degli anni Bergamo Incontra ha organizzato talk, mostre, testimonianze, spettacoli e degustazioni collaborando con istituzioni, enti locali, associazioni culturali e di categoria, movimenti ecclesiali, scuole e imprese.

Dal 2008 l’Associazione organizza l’omonimo Festival con cadenza annuale costruendo di volta in volta un ricco palinsesto incentrato sul tema dell’edizione, attirando l’attenzione di centinaia di visitatori da tutta la Lombardia. Il titolo di Bergamo Incontra 2024 è “Nessuno si accontenta semplicemente di vivere. Vogliamo vivere per qualcosa”.

 

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