venerdì 3 Maggio 2024

Contemporanea. Capolavori dalle collezioni di Parma

Parma – Le sale di Palazzo del Governatore, nel cuore del centro storico della città ospitano la mostra  Contemporanea. Capolavori dalle collezioni di Parma.

In esposizione 115 opere di 93 artisti di rilievo internazionale, selezionate tra il patrimonio delle più prestigiose collezioni private di Parma, per raccontare tra pitture, sculture e rare fotografie di performance cento anni di espressione artistica contemporanea italiana ed europea.

Si tratta di opere di collezioni private che verranno esposte al pubblico per la prima volta, la mostra sarà quindi un’occasione imperdibile per vederle raggruppate in un percorso espositivo d’eccezione. L’inedito ed irripetibile progetto espositivo si inserirà tra le bellezze che Parma offre dall’età romanica, al Rinascimento all’epoca del Barocco e le esperienze che mette a disposizione come Città Creativa UNESCO per la Gastronomia.

Strutturata in ventidue sezioni che seguono un andamento cronologico con focus alterni su diversi movimenti e artisti, Contemporanea attraversa un secolo di storia dell’arte del Novecento rappresentando le diverse tendenze grazie a un ricco viaggio sapientementecostruito attraverso le opere.

Da Duchamp a Picasso, da Morandi a Casorati passando per De Chirico, Sironi, Burri, Pistoletto e molti altri grandi artisti, l’esposizione è al contempo uno sguardo d’eccezione sul Novecento e un osservatorio prezioso sul collezionismo e sull’immenso patrimonio culturale che queste opere rappresentano per la città di Parma e per tutta la cultura nazionale.

La curatrice Simona Tosini Pizzetti sottolinea il valore culturale del collezionismo necessariamente associato a questo progetto espositivo: «Negli ultimi decenni cambiamenti epocali hanno fatalmente aumentato il rapporto dell’arte contemporanea con il mondo dell’economia e della finanza e si è affermata sempre di più la figura del collezionista internazionale, spesso in stretto contatto con i direttori dei musei più importanti, che riesce persino a condizionare i processi di valorizzazione degli artisti».

Già nel 1982 Attilio Bertolucci scriveva, in occasione della mostra Pittura e Scultura del secolo XX 1910-1980 presso la Galleria D’Arte Consigli, progetto culturale da cui Tosini Pizzetti prende le mosse per delineare un percorso legato al collezionismo in città: «L’ideale, che quadri o sculture acquistati per il piacere personale, egoistico (sacro egoismo), possano non disperdersi, e, quando possibile, venire offerti al piacere degli occhi di tutti, abitanti o forestieri, nella città a dimensione umana, civile, che ancora è Parma, ad onta del vento del consumismo, necessariamente volgare, che invade un po’ tutto e tutti».

 

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