venerdì 19 Aprile 2024

Fontanellato, sotto l’albero di bambù

Fontanellato, Parma – Il Labirinto della Masone presenta, sabato 15 e domenica 16 ottobre, la settima edizione di Under the Bamboo Tree, manifestazione annuale interamente dedicata al bambù. Due giornate per celebrare le infinite virtù di questa pianta elegante, flessibile e vigorosa, che è anche il cuore pulsante del dedalo più grande del mondo.

Sono infatti quasi 300.000 le piante di bambù che danno forma al Labirinto della Masone e appartengono ad una ventina di specie diverse.

Franco Maria Ricci stesso, che immaginò e realizzò il Labirinto della Masone, ne era un grande appassionato, e scelse questa pianta per costruire il suo intrico di bivi e vicoli ciechi consapevole delle sue molteplici qualità: il bambù, infatti, è sempreverde, non necessita di particolari cure ed attenzioni ed è molto robusto; il suo fitto apparato radicale lo rende una solida barriera naturale contro rischi di smottamenti e frane, possiede un’ottima capacità di trattenere l’acqua.

Cresce rapidamente, e grazie a questo impaziente sviluppo è in grado di assorbire elevate quantità di anidride carbonica, rilasciando altrettanto ossigeno nell’aria. Il bambù è un’essenza che sta diventando sempre più centrale nell’ambito della sostenibilità e della lotta alla crisi climatica, ed è ormai utilizzato in svariati ambiti, dall’architettura all’alimentazione.

Per raccontare le tante anime del bambù, dunque, quest’anno Under the Bamboo Tree si svilupperà attraverso diverse variazioni sul tema: installazioni, performance e presentazioni che daranno modo di comprendere e ammirare questa pianta dalle mille virtù.

I visitatori verranno accolti nella corte di ingresso dalla performance di arrampicata firmata Traberproduktion: l’artista anticonvenzionale Georg Traber si cimenterà nella costruzione di una struttura alta tredici metri composta da quarantasette sottili pali vegetali annodati insieme da corde.

Con movimenti lenti e calibrati, ogni palo verrà legato all’altro andando a formare prima il basamento e poi una torre che svetta verso il cielo. I visitatori potranno seguire il performer in quest’impresa, che durerà 4 ore, e ammirarlo mentre si muove agile e fluido nel labirinto di pali incrociati tenuti insieme da nodi sapienti.

La seconda corte, invece, si trasformerà in un vero e proprio bosco di bambù grazie all’installazione, ad opera dei Vivai Michelucci, realtà di Pistoia specializzata nella produzione e coltivazione di Bambù e graminacee perenni.

La piazza della Piramide accoglierà, infatti, nelle aiuole che incorniciano la corte, installazioni su diverse altezze di erbacee e piante di bambù. Diverse specie di bambù arricchiranno anche il piano terra, la rampa di salita e il pianerottolo della Piramide, oltre che i porticati della piazza ricreando un vero e proprio giardino.

Al centro della piazza verrà installata una struttura in bambù ad opera di Canya Viva, collettivo nato nel 2016 che propone un metodo costruttivo sostenibile ed ecocompatibile incentrato sull’utilizzo di materiali naturali e che organizza in tutta Italia workshop di costruzione di strutture in Bambù e Arundo Donax (canna mediterranea).

La struttura presentata a Under the Bamboo Tree abbraccerà una superficie circolare di circa 50 mq, e sarà costruita con un procedimento che non prevede l’utilizzo di chiodi o viti, ma solo corda e bambù piegati.

Il 15 ottobre la struttura ospiterà due presentazioni: I ragazzi di Canya Viva si presenteranno al pubblico e spiegheranno il loro metodo di costruzione innovativo riportando esempi concreti di utilizzo delle loro strutture.

Verranno presentati anche i progetti finalisti e il progetto vincitore di Bamboo Student Contest, competizione annuale dedicata a tutti gli studenti dell’Università di Bologna indetta dal DICAM – Dipartimento di ingegneria civile, chimica, ambientale e dei materiali, per la riqualificazione di un’area dell’Università attraverso l’utilizzo di un materiale naturale, sostenibile e resistente come il bambù.

Per questa prima edizione, è stato chiesto ai ragazzi di progettare una struttura che sostituisca una pensilina per il posteggio biciclette della sede storica di ingegneria, utilizzando il bambù come materiale principale.

Il contest, finalizzato ad aprire prospettive di progettazione con nuovi materiali più sostenibili e generare consapevolezza nel loro impiego, è stato vinto dal progetto “Germoglio” di Riccardo De Grandis, Alex Francia e Leonardo Sciarretta, costituito da una struttura reticolare – modulare, replicabile e con dimensioni variabili – composta da una fitta trama di culmi singoli e fasci di canne negli elementi isolati come nelle tipiche costruzioni in bambù.

I due giorni di Under the Bamboo Tree saranno dedicati a tutti gli spiriti curiosi, che amano e promuovono la sostenibilità, la bellezza e l’arte, che verranno accolti in un luogo, quale il Labirinto della Masone, nato proprio per questo.

 

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