giovedì 5 Dicembre 2024

Garda veronese, l’unicità del silenzio dell’inverno

Garda Veronese, Verona – Il tempo stringe, il Natale s’avvicina e ogni giorno di più veniamo sollecitati all’acquisto, al consumo, tra cene con colleghi e amici, prima delle consuete riunioni famigliari delle festività, al vivere questa stagione che per sua natura sarebbe di pausa e riposo, come una corsa contro i giorni e le settimane che fuggono, come un vaso che, vuoto, va riempito ad ogni costo.

E se decidessimo di fuggire al meccanismo per ritrovare quella pace e quella quiete che l’inverno richiamerebbe? Se decidessimo di cercare il silenzio nei luoghi spesso affollati con la bella stagione, ora a disposizione di chi in quei luoghi cerca un po’ di sé?

Come sempre, il nostro è un percorso ideale che si sforza di attraversare tutta la provincia di Verona, nei luoghi che la caratterizzano di più, e in quelli che appartengono invece, ai propri abitanti.

Partiamo dal Garda Veronese, che evoca irrimediabilmente istantanee di bagni di sole e nuotate, l’estate, il clima di festa, famiglie felici che si rinfrescano con un gelato passeggiando sul lungolago, il campeggio tra amici, il windsurf, le cene al chiaro di luna. Ma questa stagione – le acque quiete, la luce che illumina sommessamente – racconta di serenità e di riservatezza, e il clima mite, unitamente all’assenza di folle, rendono il Garda veronese una meta quasi esclusiva.

Una tranquilla passeggiata lungolago e tra i borghi, da Malcesine a Peschiera, regala l’emozione di vivere il lago da vero local, senza la frenesia estiva e la folla dei turisti, immersi nella quiete e con lo sciabordio delle acque. Il top è regalarsi un tramonto autunnale bordo lago, i colori di ruggine e oro intensi come non mai, il silenzio prezioso di un momento dedicato a sé stessi.

Per avere però, davvero quell’impressione di vivere un luogo a disposizione solo per sé, è sufficiente recarsi Campo di Brenzone, frazione di Brenzone sul Garda, poco distante da Malcesine.

La borgata medievale, oggi abitata solo da due famiglie, era, fino a tutti gli anni ’50 del secolo scorso, abitata da numerose famiglie e contava una dozzina di bambine e bambini, oggi testimoni adulti di un’era contadina e di una civiltà che aveva in Campo la sua storia e le sue memorie.

Campo è raggiungibile solo a piedi lungo una mulattiera che collega Castelletto e Prada: nascosto tra gli ulivi, il caratteristico borgo è costituito da un gruppo di case in pietra, disabitate e raggruppate tra loro. Vi imbatterete subito in un castello coperto dalla vegetazione e nella chiesetta del paese con affreschi ben conservati del XIII e XIV secolo di influenza bizantina.

L’atmosfera senza tempo incanta e il panorama sul lago è sicuramente uno dei più belli della costa veneta.Campo offre il massimo della sua magia e unicità durante il periodo natalizio, quando si arricchisce di numerosi presepi ambientati tra sentieri e antiche case, a volte semidiroccate.

Dalle colline di Campo all’acqua del lago: per spostarsi in inverno da una località all’altra del Garda veneto e oltre, scegliere la navigazione è sicuramente un modo per viaggiare sostenibilmente, ma anche per avere uno sguardo diverso sulla destinazione. I battelli sono attivi tutti l’anno e l’orario così come le tariffe sono disponibili al sito della compagnia di navigazione.

Chi desidera fare un’esperienza davvero originale può avventurarsi lungo il ponte tibetano nei pressi di Torri del Benaco: immaginate questa attrazione turistica tutta per voi, il silenzio della natura in riposo che vi circonda e la vista sul lago, mentre le gambe, incerte, proseguono l’attraversamento dei 34 metri che vi separano dall’altro capo del ponte.

C’è un posto nella provincia di Verona dove le notti invernali di luna piena godono di un programma di eventi dedicato: siamo in Alta Lessinia, le dolci montagne veronesi, che in inverno naturalmente, sono uno dei luoghi di pace per eccellenza.

Oltre alle classiche attività invernali come le ciaspolate e le passeggiate nella neve – meteo permettendo -, e i rassicuranti pranzi nel tepore delle malghe, in Lessinia nelle notti invernali rischiarate dalla luna piena, vengono organizzate delle escursioni guidate nei luoghi più belli del Parco Naturale della Lessinia, con cene degustazione: dai panorami del Monte Grolla agli alti pascoli, dalla Valle delle Sfingi alla Val Squaranto, il programma di Moonlight Lessinia è ricco di proposte e soprattutto, attivo tutto l’anno.

E ora, vediamo un po’ come se la cavano con la brulicante Verona, penserete.

Abbiamo ovviamente, trovato anche nel capoluogo scaligero, dei rifugi silenziosi per voi, che scoverete lungo i percorsi di due itinerari, tra stretti vicoli, borghi antichi e capolavori senza tempo.

Il primo itinerarioRinascere dalla Terra’, parte dalla piccola chiesa di San Zeno in Oratorio e comprende altre 4 chiese veronesi: San Lorenzo, San Giovanni in Foro e San Benedetto al Monte. ‘Rinascere dal cielo’ invece, porta alla scoperta dei luoghi di culto del quartiere multiculturale di Veronetta: un percorso inedito all’insegna dei misteri dei Templari e del carattere medievale di quest’area della città.

Le chiese non vi isolano come vorreste dal tram tram della città? Rifugiatevi sottoterra con l’itinerario della ‘Verona sotterranea’, l’unico ed esclusivo tour che permette di scoprire le origini romane della città a partire dai suoi sotterranei.

Infine, meta imprescindibile di una visita a Verona, al di là di qualsiasi bisogno di silenzio, di pace, di rifugio dalle strade ricolme di suoni e odori, è la Biblioteca Capitolare, la più antica biblioteca al mondo ancora attiva, custode di 1200 manoscritti, di cui alcuni, unici e dal valore inestimabile.

Una visita guidata con gli appassionati volontari vi permetterà di immergervi nelle origini di ciò che siamo, della nostra storia, lì, dove studiarono il figlio di Carlo Magno, Pipino, Dante Alighieri, Francesco Petrarca, Barthold Georg Niebuhr e tanti altri. Un baluardo culturale sopravvissuto al terremoto, alla peste, alle ruberie di Napoleone, all’alluvione del 1882 e alle bombe.

Non riuscite ad evitare lo stress della prima tranche dell’inverno e arrivate a gennaio con la lingua penzoloni e il fiato corto? In questo caso, tutto quanto proposto sino ad ora, vale anche per voi, ma se la necessità è quella di un rapido recupero psicofisico la soluzione sono le terme: che si tratti di Aquardens, il parco termale di Pescantina o della spa naturale immersa nella natura e alberi secolari del Parco Termale Villa dei Cedri a Colà di Lazise, quello che troverete è puro relax e cura del sé. Proprio quello che ci vuole, nelle lunghe giornate invernali che ancora ci separano dalla stagione primaverile.

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