martedì 7 Maggio 2024

Geografia in festival sul lago di Garda

Bardolino, Verona – Il dialogo, la diplomazia e gli scambi economici e culturali tra i Paesi che si affacciano sul Mare Adriatico. Ma pure la tutela del patrimonio artistico e territoriale e il confronto tra la sponda italiana e quella balcanica. Fino a toccare alcune emergenze attuali, quali la crisi climatica e l’ingresso di specie aliene, come il famigerato granchio blu.

Saranno molteplici gli spunti di riflessione che verranno trattati da massimi studiosi italiani durante il “Festival internazionale della Geografia”, in programma il 27 e 28 ottobre a Bardolino. Giunto all’XI edizione, il Festival è organizzato dall’assessorato alla Cultura del Comune di Bardolino, col patrocinio della Regione Veneto e della Provincia di Verona.

Il Festival si aprirà venerdì 27 ottobre alle 20.45 con un concerto live a ingresso gratuito di “Eusebio Martinelli & La Gipsy Orkestar” al Teatro Corallo di Bardolino (via Fosse, 13). Ad accendere il palco sarà il noto artista Eusebio Martinelli, che dopo una lunga carriera in collaborazione con grandi nomi (Capossela, Bregovich, Negramaro, Sud Sound System, Biagio Antonacci, Modena City Ramblers e tanti altri) ha concentrato la sua solida esperienza nel progetto della Gipsy Orkestar, che da ormai 10 anni infiamma le piazze e i festival d’Italia ed Europa.

Sabato 28 ottobre, dalle 9 alle 13, nella Sala della Disciplina (Borgo Garibaldi, 55) è in programma l’attesa Giornata di studi geografici, incentrata sul tema “Il Mare Adriatico. Dialogo tra sponde e terre che cercano maggior tutela”.

Grazie all’ideatore e curatore del Festival, il giornalista Rai Paolo Gila, arriveranno a Bardolino ospiti di rilievo nazionale, per discutere la centralità geografica e strategica del Mare Adriatico, un mare che non divide più l’Europa occidentale da quella orientale, ma che è diventato invece una zona di reciproche influenze e di intensi scambi tra territori che manifestano relazioni vivaci e profittevoli.

«Bardolino si trova sulla sponda orientale del Lago di Garda e attraverso il fiume Mincio porta le sue acque nell’Adriatico, un mare crocevia di vari mondi, come insegna la storia della Serenissima – spiega il giornalista Rai Paolo Gila, ideatore e curatore del Festival –. Da questo spunto è scaturita la giornata di studi, che tratterà anche il tema della tutela delle acque di questa grande zona strategica per garantire risorse alle future generazioni, con affondi sul mondo ittico, portuale e delle materie energetiche, come ad esempio la questione dei giacimenti di gas naturale».

Al convegno di sabato 28 ottobre, dopo i saluti delle autorità e l’introduzione del giornalista Paolo Gila, interverranno vari relatori. Alle 9.50 parlerà l’avvocata veronese Sara Mafficini, sul tema della tutela del territorio e delle produzioni agricole in Veneto (olivicole e vitivinicole su tutte). A seguire il prof. Francesco Quaglio tratterà invece il tema delle trasformazioni idrogeologiche e floro-faunistiche del Mare Adriatico, dei bacini collegati e dei fiumi affluenti, di cui è uno dei massimi esperti, toccando anche i problemi attuali (tra cui granchio blu e specie aliene).

Spiegheranno invece come si è sviluppato e come si può coltivare il dialogo tra le terre e le sponde dell’Adriatico, Eugenio Fusignani, vicesindaco di Ravenna, città di cultura bizantina e con un passato come capitale di un impero, e il prof. Egidio Ivetic, con una lectio magistralis su “Il mare Adriatico tra passato e futuro”. Ivetic è il maggior esperto europeo dei mari Adriatico e Mediterraneo, nonché consulente di varie istituzioni europee: con la sua conoscenza illustrerà l’evoluzione dell’Adriatico, le divisioni, le ricomposizioni e il dialogo aperto anche in seno all’Ue.

 

 

 

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