Leno, Brescia – Per festeggiare maggio, il mese delle rose, visita “sensoriale” a Villa Badia , la residenza di campagna costruita agli inizi dell’Ottocento dall’avvocato bresciano Alessandro Dossi sui resti dell’antica Abbazia di San Benedetto ad Leones, luogo di potere politico, economico e culturale per tutto il medioevo.
I componenti della famiglia che abitarono l’attuale Villa Badia fino ai primi anni Duemila raccontavano di essere tenuti per tradizione familiare ad avere particolare cura di un roseto posto alla base di un cipresso definito il luogo della “tomba del Re”, lo stesso nel quale gli archeologi hanno riportato alla luce la tomba dipinta databile VIII secolo.
Questa sepoltura, secondo alcune fonti, potrebbe essere proprio la stessa nel quale fu deposto Desiderio, ultimo Re Longobardo, sconfitto a Pavia da Re Carlo Magno intorno al 774 d.C.
Ancora oggi testimonianze orali di molti lenesi ricordano che in Villa Badia nel secondo Dopoguerra si veniva ad acquistare fiori recisi che crescevano meravigliosi nel grande parco della Villa; tutti i fiori… tranne le Rose del Re.
Questa iniziativa nasce da una nuova partnership avviata da Fondazione Dominato Leonense ETS, con il sostegno di Cassa Padana BCC, e VILLAGO, società turistico-culturale che mira a far conoscere la storia, le tradizioni e la bellezza legate alle dimore storiche: dalle grandi ville ai sontuosi palazzi, dalle case rurali di campagna ai mulini sui fiumi, dalle case degli allevatori a quelle degli artisti per raccontare la vita di chi ci abita o vi ha abitato, incontrando la loro cultura e le loro abitudini.
LA VILLA E LE ROSE sarà l’occasione per scoprire tutto quello che c’è da sapere sulle rose e sulle loro coinvolgenti declinazioni sensoriali percorrendo le stanze al primo piano di Villa Badia, ancora oggi affrescate con affascinanti decorazioni floreali.
Ogni ambiente assumerà dunque una fantasiosa denominazione che possa evocare il senso che verrà inebriato al suo interno: nella “sala della vista”, vi racconteremo curiosità e aneddoti legati alle caratteristiche e ai colori delle rose, per potervi districare tra le tante essenze; mentre nel “salotto dell’olfatto”, in compagnia di un maestro profumiere, potremo
sperimentare varie fragranze e intensità di profumi alla rosa. Nella “sala da pranzo del gusto”, invece, vi faremo assaggiare dei dolcetti a tema, raccontandovi come utilizzare queste straordinarie essenze anche in cucina.
Non mancheranno cenni al tatto (relativo a petali e a spine), ma soprattutto, sfruttando anche una sorta di sesto senso, in un’ipotetica biblioteca, vi parleremo dei misteri e delle simbologie delle rose: miti antichi, storiche leggende, ma anche tradizioni popolari e curiosità di paese. Del resto, la rosa è un fiore con una cultura davvero meravigliosa, dai mille significati e declinabile all’infinito…o almeno quasi.
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