Brescia – “Mani nei capelli” è molto più di una semplice rassegna teatrale: è un progetto
culturale pensato per accogliere, ascoltare e coinvolgere i preadolescenti, offrendo loro uno spazio dedicato dove potersi esprimere, emozionare e riflettere. Rivolta ai ragazzi tra i 12 e i 14 anni, questa iniziativa nasce dalla consapevolezza che la preadolescenza è una fase delicata e complessa, in cui si intrecciano cambiamenti interiori, nuove curiosità e un crescente bisogno di autonomia.
In questo periodo di transizione, i giovani si trovano sospesi tra l’infanzia e l’adolescenza: da un lato, la famiglia continua a rappresentare un punto di riferimento fondamentale, orientando scelte e attività; dall’altro, l’ingresso nell’età “teen” porta con sé una progressiva riduzione delle proposte culturali e aggregative pensate su misura per loro. Spesso, le offerte esistenti si rivolgono a bambini più piccoli o a adolescenti già formati, lasciando scoperta proprio questa fascia intermedia.
“Mani nei capelli” nasce per colmare questo vuoto, proponendo un ciclo di spettacoli
teatrali che parlano il linguaggio dei ragazzi, affrontano tematiche a loro vicine e li coinvolgono attivamente. Il teatro diventa così uno strumento potente di relazione,
scoperta e crescita, capace di stimolare la fantasia, il pensiero critico e la capacità di
mettersi nei panni degli altri.
Nel primo anno di attività, la rassegna prevede tre appuntamenti iniziali, selezionati
con cura per offrire varietà di linguaggi e contenuti. Ogni spettacolo sarà
accompagnato da momenti di dialogo e confronto, con l’obiettivo di creare un ponte
tra scena e platea, tra artisti e giovani spettatori. L’intento è quello di avviare un
percorso che possa crescere nel tempo, coinvolgendo scuole, famiglie, operatori
culturali e realtà educative del territorio.
“Mani nei capelli” è un invito a non sottovalutare la ricchezza emotiva e intellettuale
dei preadolescenti, a dare loro voce e spazio, e a costruire insieme un luogo dove
l’arte diventa esperienza condivisa, stimolo e rifugio.
Il territorio all’interno del quale si inserisce questa rassegna è complesso, articolato e
profondamente vario dal punto di vista delle differenti culture che lo popolano.
La rassegna è inserita all’interno del teatro della parrocchia di Fiumicello con
l’obiettivo di raggiungere anche e soprattutto le famiglie che abitano quel quartiere e
offrire loro occasioni di svago ma anche di incontro e riflessione condivisa.
In accordo con la parrocchia di Fiumicello, c’è l’intenzione di mettere a disposizione una
serie di “biglietti sospesi” che saranno destinati ai bambini delle famiglie che non
possono permettersi di partecipare agli spettacoli e individuate dal parroco stesso.
Non solo. Chiunque partecipi alla rassegna avrà la possibilità di lasciare un biglietto
pagato per l’appuntamento successivo.


