Cremona – In occasione del Monteverdi Festival 2025, per la prima volta arriva a Cremona, il ritratto di Claudio Monteverdi attribuito al pittore Bernardo Strozzi: un simbolico ritorno alla città natale del compositore in occasione del festival a lui dedicato.
Un evento straordinario, nato dalla sinergia tra Teatro A. Ponchielli e Museo del Violino e reso possibile grazie alla collaborazione con il Tiroler Landesmuseum Ferdinandeum di Innsbruck, dove il quadro è custodito.
Un volto che racconta l’uomo, il volto dell’Opera. Un omaggio vivo e vibrante al Divin Claudio, nel cuore della sua città, durante il festival di musica barocca tra i più importanti al mondo.
Il ritratto mostra il più importante compositore italiano del XVII secolo, Claudio Monteverdi (1567–1643), attivo a Venezia dal 1613 come maestro di cappella della Basilica di San Marco. Il dipinto è uno dei tre ritratti dedicati al musicista da Strozzi, insieme alle versioni conservate a Vienna e Parigi.
Per lungo tempo il dipinto è stato attribuito a Giovanni Battista Moroni, ritrattista eccellente del Cinquecento lombardo, ma grazie al confronto con il ritratto firmato da Strozzi conservato a Vienna, al Gesellschaft der Musikfreunde, è oggi attribuito al pittore genovese.
Claudio Monteverdi, tra i più grandi compositori della storia della musica occidentale, fu la figura forse più emblematica del passaggio dal Rinascimento al Barocco, capace di influenzare in modo profondo i compositori dei secoli successivi e considerato unanimemente il padre dell’Opera lirica.
Nato a Cremona nel 1567, ricevette sin da giovanissimo un’ampia formazione vocale, strumentale e compositiva presso il maestro di cappella della Cattedrale di Cremona, Marc’Antonio Ingegneri.
A quindici anni rivelò la sua precoce maturità compositiva, mentre a venti divenne noto in tutt’Europa per la pubblicazione del suo primo libro di Madrigali a cinque voci. Pochi anni dopo entrò a far parte dell’orchestra dei Gonzaga, a Mantova, una delle corti più colte e raffinate d’Italia. Qui, l’incontro con letterati e musicisti eminenti esercitò sul suo intelletto e sulla sua formazione un’influenza decisiva, portandolo a elaborare una delle più importanti riforme musicali della storia.
Bernardo Strozzi, nato a Genova nel 1581, morto a Venezia nel 1644, è stato uno dei più importanti pittori italiani del Seicento. Formatosi inizialmente come pittore di maniera, specializzato in soggetti religiosi e nature morte, si distinse per la capacità di fondere tradizioni ed espressioni pittoriche diverse, tra cui quelle di Rubens, Caravaggio e della scuola veneziana. La sua pittura, le soluzioni sceniche e l’enfasi chiaroscurale lo rendono uno dei protagonisti indiscussi del Barocco italiano.