mercoledì 12 Novembre 2025

Mostre / L’inevitabilità dell’Altrove

Brescia – La Biblioteca Queriniana ospita la mostra fotografica “L’inevitabilità dell’Altrove”, un progetto espositivo dedicato all’amicizia oltre la vita di due persone che si sono virtualmente incontrate lungo la strada della ricerca interiore.

L’esposizione presenta le fotografie realizzate da Didier Lefèvre, fotoreporter per Medici Senza Frontiere immortalato nella celebre graphic novel “Il Fotografo”, e gli scatti di vita di Cosma Casagrande, tratti dall’archivio fotografico di famiglia. Le immagini sono state interpretate graficamente da Paolo Mucciarelli. Martedì 4 novembre alle 10, inoltre, il giornalista Michele Laffranchi, collaboratore di Bresciaoggi, dialogherà con Fulvio Casagrande, padre di Cosma.

“L’inevitabilità dell’Altrove” nasce da un’idea suggestiva: far incontrare idealmente due persone che non si sono mai conosciute ma che condividevano grandi passioni. Didier Lefèvre era un fotoreporter francese che aveva effettuato numerose missioni con Medici Senza Frontiere, Cosma Casagrande un giovane infermiere bresciano che lavorava in Francia, appassionato di viaggi, fotografia, escursioni e arrampicata.

Cosma aveva scoperto il lavoro di Didier attraverso la graphic novel “Il Fotografo”, condividendone profondamente lo spirito e il desiderio di mettersi al servizio degli altri. Sognava di lavorare con Medici Senza Frontiere per aiutare le persone meno fortunate di lui, ma il 10 luglio 2015 perse tragicamente la vita in un incidente sulle Hautes-Alpes francesi. L’artista Paolo Mucciarelli ha dato vita a questo immaginario incontro tra Cosma e Didier.

Presentata in diverse sedi come contenitore di un ciclo di incontri sul viaggiare ed esposta per la prima volta al Cinema Nuovo Eden di Brescia nel 2019 e nel maggio dello stesso anno al Liceo De André, la mostra torna ora alla Biblioteca Queriniana che arricchirà l’esposizione con testi antichi e moderni sui luoghi dei viaggi evocati dalle fotografie in mostra.

A dieci anni di distanza dalla morte di Cosma, l’esposizione intende condividere con i visitatori il ricordo di un giovane uomo straordinario e omaggiare, con le opere disponibili, Emmanuel Guibert per la sua affettuosa vicinanza in tutti questi anni. Fu Emmanuel che propose di cercare e terminare la traduzione di quanto iniziato da Cosma con Conversation avec le Photographe e di pubblicarlo.

Come scrive Emmanuel Guibert nell’introduzione a Sarajevska Rapsodija: «…ottima idea quella di mostrare quel “piccolo tesoro” della valigetta di Sarajevo. In realtà, le foto sono morte quando non c’è più nessuno a guardarle e riflettere o sognare su di loro ma con l’occhio e la parola di una persona benevola e curiosa possono diventare un grandissimo tesoro. Hai avuto molta ragione di darle una seconda vita» (gennaio 2022)

Cosma Casagrande (1991-2015), infermiere all’Hôpital européen Georges Pompidou (HEGP), appassionato viaggiatore, escursionista e arrampicatore, è morto nel calarsi dalla parete Orage d’étoiles – Tempesta di stelle – nelle Hautes-Alpes francesi il 10 luglio 2015. Qualche giorno dopo la salma è stata riportata in Italia assieme ai suoi effetti personali. Sono stati ritrovati quattro diari con foto e cartoline scritte da Cosma durante i suoi viaggi, inviati nel 2022 all’Archivio diaristico Nazionale di Pieve Santo Stefano (AR). I diari di Cosma hanno partecipato al “Premio Pieve Saverio Tutino 2022” nella sezione “Lista d’Onore” e, dal suo diario dedicato al Marocco, quanto scritto il 10 agosto 2012 a Tafraout è stato letto sul palco del palazzetto che ospita da anni l’incontro dell’Archivio con diaristi, attori, scrittori, giornalisti, musicisti e l’affezionato pubblico.

Didier Lefèvre (1957-2007) ha compiuto le sue prime missioni con Medici Senza Frontiere (MSF) in Eritrea. Se l’Afghanistan è stata la sua destinazione ideale e il luogo dove ha scattato le foto più memorabili, la sua passione per i viaggi l’ha portato in Etiopia, Colombia, Sri Lanka, Cambogia, Kosovo e in molti altri paesi. Ha collaborato con numerosi giornali, riviste e varie agenzie. Il volume Le photographe, tradotto negli anni in molte lingue, è stato pubblicato inizialmente come trilogia dal 2003 al 2006 e nel 2010 in edizione integrale – casa editrice Aire Libre. Nel 2010 è stata pubblicata la prima edizione in italiano con la Coconino Press e una nuova edizione nel 2022. La graphic novel è un eccezionale reportage in cui giornalismo grafico, fotografia e fumetto si intrecciano per raccontare il viaggio di Didier con la carovana di MSF in Afghanistan nel 1986, durante la guerra russo-afgana.

Emmanuel Guibert è autore di fumetti per lettori di ogni età e di importanti biografie illustrate di alcuni suoi cari amici: Alan Cope e i fotografi Didier Lefèvre e Alan Keler. Nel 2022 è uscito En Bonne compagnie: ricordi d’infanzia e testimonianza della sua crescita professionale e della collaborazione con fotografi e disegnatori. Tra le opere principali La Guerre d’Alan e Le Photographe, pubblicate in italiano da Coconino Press-Fandango. Riconoscimenti: Prix des libraires de bande dessinée 2004 – Prix Eisner 2010 – Grand Boum (2009) – Prix Micheluzzi 2010 – Grand prix de la critique 2013 – Prix René Goscinny 2017 – Grand prix de la ville d’Angoulême (2020). Nel gennaio 2023 è stato eletto membro della sezione incisione e disegno dell’Acadèmia des Beax-Arts – Istitut de France.

Frédéric Lemercier ha lavorato per numerosi istituti culturali e diretto per qualche tempo la collezione grafica del Musée d’Orsay. Legato da una lunga e profonda amicizia con Guibert, collabora nella realizzazione grafica di diversi volumi, tra i quali La campagne à la mer, Les Pavés de Paris e Le Photographe.

Paolo Mucciarelli dal 1974 si dedica all’arte grafica. Usa la tecnica dell’aerografo e la trasporta su grandi dimensioni naturali. Dal 1984 si occupa del rapporto tra arte e disagio mentale, frequenta laboratori artistici nei centri di salute mentale e si propone come ricercatore all’interno degli stessi. Attualmente utilizza la fotografia come base di manipolazione artistica. Tra le sue opere figurano “Arte e performance – Roma per Mandela”, scudo emotivo ligneo di 1,50 x 1,50, realizzato in aerografo per la delegazione Black Ships che perseguiva la liberazione dal carcere di Nelson Mandela; “Brescia Monte Maddalena”, ragnatela umana di grandi dimensioni in una postazione di caccia presso la Cascina Margherita; “Art brut, arte irregolare” – OPG Castiglione delle Stiviere (MN), laboratorio artistico con i residenti dell’ospedale psichiatrico giudiziario; “Truc d’esprit, documentaire sur les artistes Singuliers de Provence”, ricerca dei siti di Art Brut nel sud della Francia e presentazione del video presso il Museo di Arte moderna di Nizza; “Parigi-Venezia labirinti della mente, l’altrove del pensiero”, progetto di accoglienza tra i laboratori artistici delle città d’arte di Parigi e Venezia nell’ambito della Biennale di Architettura.

Fulvio Casagrande, dopo aver esercitato vari mestieri (tra i quali il montanaro e l’artigiano), negli ultimi ventisette anni ha lavorato nell’area della disabilità psico-fisica. Viaggiatore fin da piccolo cibandosi di fumo rotaie e panini imbottiti, negli anni Settanta-Ottanta il suo cibo è stato autostop polvere sole l’azzurro del cielo sabbia del deserto nuvole onde e templi.
Fulvio Casagrande, dopo aver svolto diversi mestieri tra cui montanaro e artigiano, da ventisette anni lavora nell’ambito della disabilità psico-fisica. Viaggiatore dall’infanzia dentro e fuori dal confine orientale italiano, negli anni Settanta-Ottanta ha girato il mondo in autostop, scoprendo deserti, mare, templi e culture lontane.
Nel 2015 la perdita del figlio in un incidente sulle montagne francesi lo ha trascinato in un vortice emozionale e, dal caos, è nata una nuova persona: libri, biografie, fotografie e diari sono diventati il suo nuovo alimento vitale. Costituita con gli amici del giovane figlio l’associazione Orage d’ètoiles, nel 2016 ha curato l’edizione in italiano di Conversation avec le Photographe, traduzione iniziata da Cosma nel 2015. Nel 2022 è stata pubblicata Sarajevska Rapsodija 1910-1965, biografia famigliare fotografica. Dal 2015 al 2025 ha realizzato presentazioni fotografiche e di libri con la partecipazione degli autori.

Michele Laffranchi è giornalista collaboratore di Bresciaoggi da 12 anni (non appena diventato maggiorenne) ed è appassionato di calcio, lettura e musei.

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