Rovigo – Il Museo Grandi Fiumi celebra l’artista che ha dato il via alla sua nascita in un ottica di un progetto innovativo e lungimirante. Artista eclettico, pittore, scenografo, regista e scrittore di teatro, Gabbris Ferrari ha lasciato un segno indelebile nel mondo della cultura rodigina e non solo. Una stretta connessione lo lega al Museo dei Grandi Fiumi, di cui ha curato il progetto dell’allestimento delle sezioni età del Bronzo, età del Ferro ed età romana, progettandone le scenografie dal 2001 al 2004.
A dieci anni dalla sua scomparsa il Museo dei Grandi Fiumi rende omaggio al lavoro creativo del Maestro con attività di visita e laboratori creativi a lui dedicati.
Concepite come un momento collettivo di narrazione in memoria e ricordo della sua figura e personalità artistica e dello stretto rapporto con la nascita del museo, le attività sono state strutturate in forma di focus condotti da persone che hanno lavorato con lui alla progettazione e costruzione degli ambienti del Museo dei Grandi Fiumi e che oggi ne hanno colto l’eredità, con lo scopo di rendere omaggio e celebrare la sua poliedrica figura, condividendo il suo lascito con la cittadinanza.
Il Museo, precursore dei tempi, ha aperto le sue porte al pubblico il 20 Aprile del 2001, incantando i visitatori con un percorso vivo che tutt’oggi favorisce la relazione autentica con le testimonianze materiali del passato, attraverso diorami e riproduzioni di reperti archeologici.
La figura di Gabbris si inserisce in questo contesto e nella genesi del progetto museale; affiancato dall’unità scientifica di quegli anni riuscirà a combinare sapientemente il linguaggio teatrale e quello museale. Il lavoro preparatorio è visibile dal 2021 nella sala a lui dedicata all’interno del Museo: 46 opere tra bozzetti e disegni, mostrano il progetto di allestimento ideato dal Maestro.
Nel corso dei due fine settimana compresi tra il 22 e il 30 marzo, verranno realizzate visite speciali alle sale espositive del museo e laboratori artistici e creativi finalizzati alla trasmissione del “sapere” e dell’approccio creativo del Maestro anche ai più piccoli.
Particolare attenzione è da rivolgere all’evento di apertura che si terrà sabato 22 marzo dalle ore 15.30 al Museo dei Grandi Fiumi: il ciclo di eventi si aprirà con Musica per Gabbris, concerto a cura degli allievi di canto del Conservatorio F. Venezze di Rovigo e del CORDASENSEMBLE delle Scuole Medie ad Indirizzo Musicale della provincia di Rovigo.
A seguire, alle ore 16.30, Genesi di un Museo, visita alle sale espositive condotta da Raffaele Peretto, darà il via alle iniziative di fruizione culturale organizzate per ripercorrere le tappe che hanno portato alla nascita del Museo Civico, successivamente Museo dei Grandi Fiumi. Un progetto innovativo e meticoloso che ha avuto come punto di partenza le scoperte archeologiche polesane e che ha preso forma grazie alla guida artistica di Gabbris Ferrari.
Seguiranno due momenti dedicati ai bambini, domenica 23 e sabato 29 marzo, a cura del personale di AquaLab in collaborazione con Samantha Pigozzo, scenografa per il Teatro Sociale di Rovigo. Il percorso si concluderà domenica 30 marzo con Confluire nel Presente, visita a cura di Chiara Vallini, Conservatore del Museo dei Grandi Fiumi, per una riflessione sull’eredità artistica lasciata da Gabbris Ferrari e su come questa costituisca parte fondamentale dell’identità del museo e delle modalità di dialogo con i suoi visitatori.