venerdì 3 Maggio 2024

SoS patrimonio: un aiuto concreto alle Parrocchie

a cura di Annalisa Bazzana

Il 30 novembre è scaduto il termine per la presentazione dei progetti del bando promosso da Fondazione Cariplo “SOS PATRIMONIO – Prevenire è meglio che curare”, rivolto fra gli altri, agli enti ecclesiastico-religiosi siti in Regione Lombardia.

Il bando aveva l’obiettivo di sostenere economicamente, a fondo perduto (80% della spesa con un massimo di 150.000 euro), interventi di restauro e recupero funzionale di beni di interesse storico- architettonico, per restituirli in sicurezza, alle proprie Comunità.

Cassa Padana, ispirata ai principi dell’insegnamento sociale cristiano da sempre sostiene le diverse realtà religiose del proprio territorio di competenza, e per il 2023 ha fortemente voluto attivare una collaborazione con un ente di progettazione sociale che potesse aiutare concretamente gli enti nel dare risposta a importanti bisogni, come quello del recupero immobiliare di proprietà.

Nasce così nel corso dell’estate un accordo con la società Polyedros – partner con esperienza maturata nell’affiancare le realtà del terzo settore nell’accesso ai bandi – che ha permesso la presentazione ai possibili beneficiari dell’opportunità offerta dalla BCC.

Chiesa di San Valentino di Erbanno di Darfo Boario. Una ‘pieve’ di montagna, raggiungibile solo a piedi, posizionata su di uno sperone a 663 metri sul livello del mare.
Chiesa di San Valentino di Erbanno di Darfo Boario. Una ‘pieve’ di montagna, raggiungibile solo a piedi, posizionata su di uno sperone a 663 metri sul livello del mare.

Grazie ai dipendenti Cassa Padana dei Distretti Territoriali sono state di seguito calendarizzate vere e proprie visite tecniche sul territorio, finalizzate ad individuare le cinque Parrocchie da accompagnare in questo nuovo modus operandi che responsabilizzi non solo gli enti stessi ma anche gli attori pubblici e privati a cui quei beni stanno a cuore.

I progetti presentati spaziano dalle valli alla pianura bresciana, coinvolgendo Chiese Parrocchiali e piccoli Santuari di campagna.

Di seguito il dettaglio dei cinque progetti:

“Restauriamo il Santuario della Madonnina di Marcheno”: l’intervento prevede il rifacimento del manto di copertura del Santuario di Marcheno, inserito nel percorso “La Via del Sacro e dell’Arte”, un itinerario che promuove la conoscenza della viva religiosità valtrumplina ed è oggi il riferimento di una profonda devozione dei Marchenesi.

“Chiesa dei Santi Pietro e Paolo: rifacimento del tetto e consolidamento dei legami comunitari”: l’azione di ristrutturazione riguarda l’orditura lignea del tetto della Chiesa parrocchiale di Gambara, riconosciuta come bene e simbolo della comunità dell’operoso paese della Bassa Bresciana, dove è vivace la collaborazione tra le diverse realtà associative e aggregative presenti nel comune.

“Insieme per Comella”: l’operazione urgente riguarda la messa in sicurezza della parte
strutturale del manto di copertura del Santuario di Santa Maria Annunciata in Regona di Seniga, luogo tanto caro non solo agli abitanti della Bassa Bresciana, ma anche ai tanti pellegrini e viaggiatori che qui trovano un angolo di pace.

“La Chiesa di S. Valentino patrimonio della comunità”: gli interventi strutturali più urgenti riguardano in particolare il tetto della Chiesa di Erbanno (frazione di Darfo Boario), bene religioso di montagna che rappresenta un importante luogo di aggregazione e vocazione non solo per la gente di Darfo e di Erbanno, ma anche per tutta la comunità della Valle Camonica.

Interno della chiesa di San Valentino di Erbanno di Darfo Boario.
Interno della chiesa di San Valentino di Erbanno di Darfo Boario.

“La facciata della Chiesa dei Santi Pietro e Paolo di Leno”: a progetto già avviato, è stato preferibile aiutare direttamente l’ente lenese con un fattivo contributo che sostenesse la già intensa campagna di raccolta fondi per l’importane opera di recupero dell’intera Abbazia.

Ciò che accomuna i cinque progetti è che queste chiese e santuari, sono luoghi di cultura, simboli identitari delle comunità in cui sono inseriti e spesso la devozione supera i confini campanilistici e coinvolge fedeli e non, da ogni parte.

Con questo “accompagnamento”, Cassa Padana dimostra di voler trovare modalità nuove di progettazione sociale a sostegno dei bisogni espressi dai territori in cui la banca opera.

Il forte valore dei progetti presentati infatti, non è solo quello del recupero funzionale del bene, ma soprattutto quello del coinvolgimento delle intere comunità, che saranno chiamate a gestire tutte le attività di fundraising: dall’organizzazione di eventi, visite guidate e laboratori artistici a diverse iniziative che permetteranno non solo di valorizzare il bene, ma di rafforzare i legami e le connessioni tra le diverse componenti delle comunità.

Ed è davvero bello vedere come il sostegno a queste iniziative arrivi da enti, associazioni, gruppi non formali, istituzioni didattiche, Comuni, Associazioni Genitori, Botteghe, Istituti Comprensivi, gruppi sportivi, Oratori, Associazioni Culturali, Fondazioni, Università, ma anche da singoli cittadini che si sono offerti di sostenere i progetti, con grande spirito comunitario di collaborazione e di solidarietà, che sono gli stessi valori che contraddistinguono il credito cooperativo.

Restiamo in attesa dell’esito del bando!

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