lunedì 7 Ottobre 2024

Sviatoslav Richter, una collezione di registrazioni al Conservatorio di Parma

È stata acquisita dal Conservatorio di Musica “Arrigo Boito” di Parma la Collezione “Richter”, una sorprendente quanto preziosissima collezione dedicata al pianista Svjatoslav Richter, raccolta in 40 anni da Davide Ciaccia, recentemente scomparso, e generosamente donata all’Istituto dalla moglie Franca Scapellato.

«Si tratta di un set completo di CD, DVD e libri di carattere musicale, forse un unicum nel settore, almeno qui in Italia. – spiega Massimo Favento, Bibliotecario responsabile del servizio Mediateca del Conservatorio – Il lascito è veramente imponente: più di 1100 CD, decine di DVD, Laserdisc e libri interamente dedicati al grande pianista russo, testimone di una delle più significative esperienze interpretative del ‘900.

Volendo solo accennare qualcosa relativamente allo sterminato repertorio registrato da Richter, basterebbe dire che va da Bach (Wohltemperierte Klavier) a Britten.

Le registrazioni testimoniano anche la collaborazione con il Borodin Quartet e con tanti solisti come David Oistrakh, Oleg Kagan, Natalia Gutmann e Mitslav Rostropovich. Una volta catalogato, il materiale potrà essere oggetto di valorizzazione in qualche iniziativa tematica nell’ambito delle progettualità didattiche e culturali del nostro Conservatorio».

Davide Ciaccia, milanese di nascita, si trasferì a Parma negli anni Settanta. Dalla madre Anna, diplomata in pianoforte al conservatorio di Ravenna, aveva ereditato un vivo interesse per la musica, che coltivò per tutta la vita.

«Il maestro Richter aveva suscitato in lui una vera passione, – ricorda la moglie Franca Scapellato – anche se purtroppo poté seguire solo gli ultimi anni della carriera del grande musicista, assistendo ai concerti nelle varie città italiane. Prese contatti con molti appassionati come lui, non solo in Italia, ma in tutto il mondo, dall’Inghilterra agli USA, dal Belgio alla Russia e alla Cina.

Fino agli anni ’90 gli scambi erano per via epistolare, in seguito internet aveva reso le comunicazioni molto più semplici. Condividevano idee, commenti, informazioni e ricordi. Del Maestro Richter non solo conosceva il repertorio musicale, di cui aveva pazientemente collezionato le registrazioni, da quelle storiche all’inizio della carriera fino alle ultime, ma aveva approfondito, attraverso la lettura di articoli su riviste italiane ed estere, e i racconti di persone che gli erano vicine, anche la vita e gli interessi artistici.

Il Maestro aveva una vera passione per l’attrice Eleonora Duse, benché, per motivi anagrafici, non l’avesse mai vista recitare.

Davide gli fece recapitare una videocassetta appena uscita, di “Cenere”, l’unico film interpretato dalla Duse. Richter ne fu entusiasta, e la sua agente riferì che il Maestro aveva passato ore a guardare e riguardare il filmato. Richter talvolta decideva di suonare in piccoli teatri o in conservatori, per i giovani e per il piacere della musica, per rendere partecipi del suo dono quelli che lo potevano apprezzare.

In questo senso penso sia giusto rendere disponibile la collezione agli studenti e agli studiosi che frequentano il Conservatorio “Arrigo Boito”. Sono sicura che Davide ne sarebbe contento, perché la musica è un patrimonio culturale che va condiviso e reso fruibile»

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