mercoledì 15 Maggio 2024

148 Perle per il Celesti

Verolanuova, Brescia. Creatività e intelligenza artificiale sono l’epicentro artistico del festival “148 Perle per il Celesti” che ruota attorno alla figura della contessa Eleonora Gambara Mocenigo e il pittore veneziano Andrea Celesti. Un festival uscito dal “cappello magico” del regista, artista e narratore di bellezza Pietro Arrigoni. Un fitto programma sino al 2 giugno.

La storia parte dalla lungimiranza intellettuale e visionaria della contessa Eleonora Gambara Mocenigo che, attraverso il dono di una collana di 148 perle, si procurò la somma necessaria per la committenza dei due teleri al pittore veneziano Andrea Celesti, oggi possiamo rimirare queste due grandi opere senza tempo. Ecco da dove trae ispirazione il festival “148 perle per il Celesti”, dalla “lungimiranza femminile” e dal “fascino delle perle”. I monumentali dipinti che vennero consegnati alla Basilica di San Lorenzo a Verolanuova nel 1707, al compimento dei sessantanove anni dell’artista, al termine di una parabola artistica lunga e fortunata, raffiguranti la Natività della Vergine e l’Assunzione, tornano ad essere tema attuale, oggi grazie all’intelligenza artificiale.

Esistono infatti, altri modi di vedere le opere d’arte capaci di immaginare un’evoluzione dei sensi. Nell’utopia della visione spesso scorre una vena preziosa e necessaria come lo stupore o l’inatteso. Partendo da questo presupposto sono stati sviluppati due scenari di interazione che esplorano le possibilità di coinvolgimento con l’intelligenza artificiale per migliorare l’esperienza dei visitatori.

Realtà Virtuale, video Mapping, digital signage, si intrecciano con l’elitaria storia della famiglia Gambara, e della storia dell’arte veneziana di cui Verolanuova è culla di scambi e di bellezza. Sulle rotte del Barocco e Rococò, viaggia l’arte che in questa occasione, si intreccia all’esperienza immersiva di tunnel e proiezioni multimediali, che rovesciando dunque la prospettiva tradizionale faranno della fruizione artistica, qualcosa di unico, personale e coinvolgente.12

Ad affiancare il Comune nell’impresa autentica, il team di “42.Lab” guidato dal direttore creativo Massimiliano Zanoni, creative technologist, ricercatore e docente presso il Politecnico di Milano in Music Information Retrieval e Creative Computing. La squadra di “42.Lab” si sono occupati dell’istallazione di due dispositivi che prenderanno spazio, in due differenti location del Palazzo Gambara.

Le sale immersive, sono guidate dall’intelligenza artificiale e da speciali sensori, in tre fasi principali: Sensoriale, di quando vista e udito vengono coinvolti in maniera marginale; Concettuale, di quando la voce fuori campo spiega come si svolge l’esperienza; la terza riguarda nuovamente i sensi, questa volta stimolati in maniera attiva e in base alle azioni dell’utente.

L’intelligenza artificiale durante l’esperienza in pratica legge le caratteristiche fisiche dell’utente, nel momento in cui entra all’interno dell’area di proiezione della tela del Celesti. Quando poi l’utente viene chiamato ad interagire con la macchina, digitando parti a piacere del dipinto, questa sulla base del tocco, produce sonorità personalizzate, che infine restituisce generando un QRcode, che l’utente può scaricare sul proprio cellulare e conservare.

Tutti i QRcode che verranno generati durante i giorni del festival, resteranno disponibili su una piattaforma cloud. Il link per un’accessibilità agile verrà messo a disposizione, sulle pagine di promozione turistica del Comune di Verolanuova. La grande Kermesse mira ad esplorare e promuovere in particolare l’opera del pittore Andrea Celesti, un talento spesso trascurato nella storia dell’arte. Ma la manifestazione si espande con eventi collaterali lungo tutto il territorio, creando una contaminazione culturale generale che comprende anche le due frazioni: Breda Libera e Cadignano.

Note sull'autore

Valerio Gardoni
Valerio Gardoni
Giornalista, fotoreporter, inviato, nato a Orzinuovi, Brescia, oggi vive in un cascinale in riva al fiume Oglio. Guida fluviale, istruttore e formatore di canoa, alpinista, viaggia a piedi, in bicicletta, in canoa o kayak. Ha partecipato a molte spedizioni internazionali discendendo fiumi nei cinque continenti. La fotografia è il “suo” mezzo per cogliere la misteriosa essenza della vita. Collabora con Operazione Mato Grosso, Mountain Wilderness, Emergency, AAZ Zanskar.

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