Gattatico, Reggio Emilia. La Scuola di paesaggio Emilio Sereni è già al lavoro per la nuova programmazione della XVII edizione della Summer School, in programma dal 26 al 30 agosto all’Istituto Alcide Cervi.
Consolidata esperienza di studi superiori sul paesaggio, quest’anno intitolata “Paesaggi colturali”, edizione dedicata al rapporto fra sistemi agrari e paesaggio, in particolare al ruolo delle scelte e degli indirizzi colturali nelle diverse epoche storiche e nei diversi ambiti geografici. Le iscrizioni sono aperte.
Coltura e cultura hanno la stessa radice etimologica, un’assonanza che si adatta bene allo studio del paesaggio: le colture intese come piante erbacee o arboree per l’agricoltura sono destinate alla produzione di cibo; producendo cibo, la loro coltivazione produce inevitabilmente anche paesaggio attraverso la disposizione, le tecniche, i colori e i cicli di semina, piantagione e raccolta.
Il paesaggio è l’espressione visibile del territorio e delle attività degli agricoltori; ma diventa anche cultura, bene culturale diffuso e quindi patrimonio, costituendo anch’esso, come le produzioni agro-alimentari, un elemento di valore culturale e civile. I paesaggi colturali, cioè il paesaggio agrario frutto del lavoro agricolo e delle coltivazioni, sono dunque anche paesaggi culturali.
La Scuola dedicata ai Paesaggi colturali, si muove sulla scia della Storia del paesaggio agrario italiano di Emilio Sereni, per giungere all’esame del paesaggio attuale delle campagne, stretto tra l’agricoltura industriale, che ha finito per semplificare le trame paesaggistiche tradizionali, e la resistente dell’agricoltura contadina che invece ha preservato la densità e la diversità dei paesaggi, che equivale anche a biodiversità, salute ed equilibrio con la natura.