Ferrara. Un’estate sempre più ricca di appuntamenti per Fondazione A.C.A.RE.F. Continuano a gran ritmo le iniziative solidali promosse dalla fondazione ferrarese che prosegue nel fitto calendario di iniziative che stanno accompagnando la campagna solidale “Accarezziamo l’Estate”, con l’obiettivo di raccogliere fondi per sostenere il progetto di ricerca sulle sindromi atassiche presso l’Università di Ferrara.
Ad accompagnare l’estate la campagna dei salvadanai personalizzati per la raccolta di offerte agli stabilimenti balneari dei lidi ferraresi che hanno abbracciato questa realtà con impegno; tra questi si ricordano lo Chalet del Mare, il Bagno Bambù del Lido delle Nazioni, il Bagno Kursal e Le Piramidi del Lido di Spina.
In programma due weekend all’insegna del Nordic Walking: sabato 16 a Comacchio, domenica 17 a Ferrara e sabato 23 a Rovigo. Un’iniziativa di raccolta fondi in collaborazione con Camminatori Senza Confini che permette di mostrare come lo sport e l’attività fisica in generale siano un tocca sana per chi ogni giorno combatte con questa patologia ad oggi incurabile.
Queste tappe fanno parte del percorso Cammino l’Italia, una staffetta di cammino con bastoncini ideato dalla Scuola Italiana di Nordic Walking, che con le sue 85 fermate tocca ogni parte del Bel Paese. Questi eventi fanno seguito ad un giugno molto caldo per la Fondazione ACAREF, nel quale tra gite gastronomiche e karaoke stonati, sono già stati raccolti circa euro 1.000 fondi essenziali per portare avanti questo progetto di ricerca iniziato nel 2016.
E per essere solidali anche durante l’estate, è possibile lasciare un’offerta nei salvadanai personalizzati che l’ente ha distribuito negli stabilimenti balneari dei lidi ferraresi che hanno abbracciato la loro realtà.
Quella che viene definita semplicemente Atassia è una complessa malattia genetica neurodegenerativa che si chiama Atassia spino-cerebellare di tipo 1 (SCA 1). Un sigla per definire una condizione subdola e gravissima che nella vita quotidiana significa: perdita progressiva di coordinazione motoria ed equilibrio; difficoltà di parola, deglutizione e respirazione; spasticità e deficit cognitivi.
Una persona che sviluppa la sindrome atassica ha la data di scadenza. Dalla diagnosi inizia un periodo degenerativo, che può durare dai 12 ai 15 anni, pieno di ostacoli e progressiva perdita delle più comuni abilità. Per una persona malata di atassia esiste un tempo diverso che scorre quattro volte più velocemente rispetto a quello di una persona sana.
Uno degli obiettivi principali della Fondazione è raccogliere risorse per attivare e sostenere un progetto continuativo di ricerca per la lotta all’Atassia Spinocerebellare di Tipo I e donare tempo e una buona qualità di vita ai malati.