Brescia. Lo spettro della guerra, la più aberrante delle “azioni” umane, si sta pericolosamente allargando, con conseguenze catastrofiche per le persone. In questo momento così drammatico per il Medio Oriente sentire la voce di don Damiano Puccini che parla della sua esperienza missionaria in Libano avvicina tutti noi alle persone che nella guerra stanno soffrendo.
“L’amore vede solo la persona e il suo bisogno, lontano dalle religioni e da ogni differenza.”
Mercoledì 2 ottobre alle ore 18.30, presso la sede dei Missionari Comboniani, si terrà un approfondimento sulla crisi economica e sociale senza precedenti che il Libano attraversa oggi. Ne parleranno padre Damiano Puccini, sacerdote italiano da 21 anni in Libano, e don Flavio Dalla Vecchia, presidente dell’Associazione Cuore Amico Fraternità ETS.”
Nel Libano sono presenti circa 490mila rifugiati palestinesi, oltre a 1,5 milioni di rifugiati siriani, dei quali il 90% necessita di assistenza umanitaria per far fronte ai bisogni primari. Si stima che anche l’80% della popolazione libanese viva in situazione di povertà, e circa il 36% al di sotto della soglia di povertà estrema. Il conflitto di Ghaza, che ha portato all’allargamento della guerra in questo Paese, rende la situazione ancora più drammatica.
I bombardamenti al confine con Israele colpiscono ben oltre la linea del fronte e, dopo dieci mesi di conflitto armato, sono centinaia i morti ed enormi i disagi alla vita delle persone. Sono state distrutte importanti infrastrutture idriche, terreni agricoli, strutture sanitarie, scuole e tribunali. L’accesso all’acqua pulita è compromesso e si teme che molte fonti siano contaminate. Si conta che almeno 100.000 siano i libanesi che hanno abbandonato i villaggi del sud, bombardati o minacciati di bombardamento. Chi rimane nelle proprie case vive oppresso dalla paura continua di essere colpito. Si avvertono sintomi di disagio psicologico, a partire dai bambini, e la povertà aumenta sempre più.
Chi fugge va verso Beirut o verso il nord del Libano e passa da Damour, cittadina sulla costa dove padre Damiano Puccini, da molti anni, aiuta i rifugiati siriani che vivono nei dintorni, in baracche sul mare o nelle campagne. In questo contesto, con l’aiuto di volontari, si occupa di una mensa, un ambulatorio, un centro ascolto e una scuoletta. Queste opere sono aperte ai rifugiati e ai bisognosi di ogni appartenenza. L’incontro sarà l’occasione per approfondire questa situazione, i suoi riflessi sociali e le diverse povertà a cui fare fronte.