giovedì 2 Maggio 2024

Baskin: un tiro a “canestro” di Cremona e Parigi

Cremona. Lo spirito del baskin è sempre in campo, uno sport per tutti e inclusivo per eccellenza che in questi tempi ha unito la città di Cremona a Parigi nell’ambito del progetto “Le Baskin de Paris à Crémone”.

Nato a Cremona il baskin è sbarcato oltralpe a Parigi qualche anno fa e in questa primavera è sbocciata la promessa di scambio delle buone prassi con la visita della delegazione di Parigi dell’associazione “Novosports” che ha gemellato con la delegazione cremonese.
Gli atleti della Novosports Jerome e Paul hanno ricevuto una calorosa accoglienza nella Canottieri Flora, hanno incontrato le realtà dell’EISI e del baskin per conoscerne la storia e le attività.

Non è mancata una visita alle eccellenze della città, una bottega di liuteria e un’audizione presso il Museo del Violino. L’incontro con le autorità comunali per porre base a possibili progetti di scambio di esperienze inclusive e non poteva mancare la partecipazione ad un allenamento di baskin con gli atleti cremonesi.

Il baskin si ispira al basket ma ha caratteristiche particolari ed innovative, permette a giovani normodotati e giovani disabili di giocare nella stessa squadra, permette la partecipazione attiva di giocatori con qualsiasi tipo di disabilità (fisica e/o mentale) che consenta il tiro in un canestro.

Il baskin ha un regolamento, composto da 10 regole, ne governa il gioco conferendogli caratteristiche incredibilmente ricche di dinamicità e imprevedibilità. Questo nuovo sport è stato pensato per permettere a giovani normodotati e giovani disabili di giocare nella stessa squadra, composta sia da ragazzi che da ragazze. In effetti, il baskin permette la partecipazione attiva di giocatori con qualsiasi tipo di disabilità, fisica o mentale, che consenta il tiro in un canestro. Si mette così in discussione la rigida struttura degli sport ufficiali e questa proposta, effettuata nella scuola, diventa un laboratorio di società.

Nel baskin si vince e si perde, ma l’unica a essere davvero sconfitta è l’esclusione’.

Note sull'autore

Valerio Gardoni
Valerio Gardoni
Giornalista, fotoreporter, inviato, nato a Orzinuovi, Brescia, oggi vive in un cascinale in riva al fiume Oglio. Guida fluviale, istruttore e formatore di canoa, alpinista, viaggia a piedi, in bicicletta, in canoa o kayak. Ha partecipato a molte spedizioni internazionali discendendo fiumi nei cinque continenti. La fotografia è il “suo” mezzo per cogliere la misteriosa essenza della vita. Collabora con Operazione Mato Grosso, Mountain Wilderness, Emergency, AAZ Zanskar.

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