sabato 18 Maggio 2024

Cessate il fuoco. Fermiamo la criminale follia delle guerre!

Brescia. Il Coordinamento degli Enti Locali per la Pace e la Coop Internazionale, a cui aderiscono tantissime associazioni del territorio e moltissime amministrazioni comunali, hanno indetto per sabato 24 febbraio una giornata di incontri e un presidio per un immediato “Cessate il fuoco in Ucraina e in Palestina, Fermiamo la criminale follia delle guerre!”. L’evento a cui aderiscono tantissimi città italiane.

Il programma della giornata prevede:

Alle ore 10 Incontro per scuole all’Istituto Mantegna, Intervengono Iyas Ashkar (Consigliere comunale Brescia), Franco Valenti (Centro studi Immigr. Verona CESTIM), Piergiulio Biatta (Osservatorio armi leggere OPAL). Coordina Mirne Lusardi (Emergency Brescia)

ore 15 – presidio in largo Formentone, Brescia. Lettura pubblica dell’appello per il cessate il fuoco in Ucraina e Palestina, interventi sul conflitto in Palestina e sul conflitto.

Nell’appello Coordinamento degli Enti Locali per la Pace e la Coop Internazionale si legge:

“Fermiamo la criminale follia di tutte le guerre, la corsa al riarmo, la distruzione del Pianeta
L’ITALIA DEVE DIRE BASTA ALLA GUERRA! Ormai le guerre si susseguono con ritmo ed intensità crescente. Iniziano ma non finiscono, alimentando solo la fiorente industria e il commercio immorale di armamenti. Stati e Governi sembrano aver perso la capacità di prevenire e gestire i conflitti mediante gli strumenti della diplomazia e della politica, con i quali far applicare e rispettare le convenzioni e il diritto internazionale. La conseguenza è che la guerra e la barbarie sono nuovamente tornate ad essere le uniche opzioni in campo. Basta, questa logica distruttiva va fermata.

IL TEATRO DI GUERRA È GLOBALE. La guerra è tornata ad essere uno strumento di regolazione dei conflitti, mettendo a rischio la sopravvivenza dell’umanità e del pianeta. Ha preso corpo l’idea che l’ordine mondiale debba essere basato sullo scontro tra blocchi e non sulla collaborazione e la giustizia tra i popoli. Le Nazioni Unite, come espressione di tutti i popoli del pianeta, sono umiliate e il diritto internazionale sostituito dalla forza della potenza militare, preludio della guerra globale: nella barbara “logica del più forte”, nessuno è disposto a perdere, ma nessuno ne uscirà davvero vincitore. Si compiono i due anni di guerra in Ucraina, con centinaia di migliaia di morti, milioni i profughi in fuga ed un terzo del paese distrutto. In Siria, dopo tredici anni di guerra, i risultati sono centinaia di migliaia di morti e la distruzione di una secolare convivenza inter-religiosa e inter-comunitaria. In Africa, guerre e neo-colonialismo non hanno mai cessato di coesistere e di schiacciare le speranze di democrazia e di libertà.

L’ultimo e più drammatico esempio di questa spirale distruttiva è ancora una volta in Medio Oriente, con l’atroce attacco di Hamas del 7 ottobre 2023, che ha provocato 1200 vittime e più di 200 persone prese in ostaggio, con stupri di guerra sulle donne israeliane; ne è conseguito l’assedio della Striscia di Gaza da parte del governo israeliano con bombardamenti a tappeto, uccidendo più di 24000 palestinesi, inclusi bambini, donne e anziani, la distruzione di ospedali, scuole, presidi delle Nazioni Unite, il taglio dei rifornimenti di carburante, cibo, acqua, assistenza sanitaria. Una escalation di crimini di guerra, che condanniamo e che debbono essere fermati immediatamente per affrontare politicamente e culturalmente le cause che li hanno determinati, applicando il diritto internazionale, il diritto di autodeterminazione di entrambi i popoli, come riconosciuto dalle
risoluzioni delle Nazioni Unite. E l’elenco dei conflitti, delle guerre, delle violenze purtroppo non finisce qui.

IL PERCORSO DELLA PACE DEVE ESSERE GLOBALE L’unica via per fermare la follia criminale delle guerre ed eliminare il rischio di un conflitto nucleare.”

Note sull'autore

Valerio Gardoni
Valerio Gardoni
Giornalista, fotoreporter, inviato, nato a Orzinuovi, Brescia, oggi vive in un cascinale in riva al fiume Oglio. Guida fluviale, istruttore e formatore di canoa, alpinista, viaggia a piedi, in bicicletta, in canoa o kayak. Ha partecipato a molte spedizioni internazionali discendendo fiumi nei cinque continenti. La fotografia è il “suo” mezzo per cogliere la misteriosa essenza della vita. Collabora con Operazione Mato Grosso, Mountain Wilderness, Emergency, AAZ Zanskar.

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