venerdì 26 Aprile 2024

Endometriosi, una giornata di sensibilizzazione a Crema

Crema. Cremona – Una giornata di sensibilizzazione sull’endometriosi, nel mese dedicato alla patologia. E’ quella organizzata e voluta dall’Associazione Alice (Associazione lotta italiana per la consapevolezza sull’endometriosi) in collaborazione con Made factory, l’Asst ed il comune di Crema.

L’appuntamento, in calendario per il prossimo 30 marzo, è duplice: per tutta la giornata in piazza Duomo sarà allestito un punto informativo, mentre dalle ore 10 presso la sala Pietro Da Cemmo del museo civico di Crema si terrà un incontro, dal titolo Parliamo di endometriosi con i ginecologi di Asst Crema, referenti dell’ambulatorio dedicato. A seguire healthy break a cura della Galleria delle erbe e del bar del museo.

“Due semplici appuntamenti pensati per incontrare la cittadinanza, informare a rispondere ai dubbi dei cittadini e delle cittadine cremasche, grazie all’apporto dei ginecologi di Asst Crema” spiega la referente dell’Associazione Alice Vera Doldi: “Dallo scorso gennaio anche a Crema Alice ha strutturato una collaborazione con l’Azienda Socio Sanitaria Territoriale, che ci consente di condurre mensilmente un punto informativo in ospedale, far conoscere le attività associative e la sinergia con l’ambulatorio di endometriosi, attivato di recente. Queste iniziative ci aiutano a coltivare consapevolezza, a far comprendere che taluni sintomi in corrispondenza del ciclo mestruale non sono e non devono essere considerati normali. Parlarne è il primo passo per combattere i pregiudizi e sconfiggere i tabù”.

L’incontro in sala Da Cemmo sarà condotto dal ginecologo di Asst Crema Leonardo Nelva Stellio: “Parlare di endometriosi è il primo modo per fare prevenzione, per rendere le giovani donne consapevoli di cosa voglia dire soffrire di questa patologia È una malattia che può essere estremamente debilitante, che può avere un grosso impatto sulla qualità di vita di ciascuna, soprattutto in caso di diagnosi tardiva. Tuttavia, il ricorso ad un approccio multidisciplinare consente anche nei casi più gravi di garantire un’adeguata presa in carico”.

Per il medico “la sinergia con le associazioni è di fondamentale importanza, per raggiungere le ragazze più giovani a partire dalle scuole. La formazione deve partire da lì, deve passare il messaggio che il tempo speso per la cura di sé non è mai tempo perso”.

La giornata terminerà con un momento di yoga a cura dello studio Miamo, presso i chiostri del centro culturale sant’Agostino dalle ore 15 alle ore 16.

L’iniziativa gode del patrocinio dell’assessorato alle pari opportunità e della cul-tura del comune di Crema. Come racconta l’assessora alle pari opportunità Emanuela Nichetti , “L’8 marzo è la Giornata Internazionale della Donna. A me piace chiamarla Giornata Internazionale dei diritti delle donne, tra i quali c’è sicuramente il diritto alla salute. Per questo abbiamo accolto con piacere tra gli eventi che la città di Crema mette in campo per celebrare questa ricorrenza an-che le importanti iniziative di informazione e sensibilizzazione sul tema dell’endometriosi organizzate dall’Associazione Alice in collaborazione e con il patrocinio dell’Asst e del Comune di Crema.

Poiché una diagnosi tempestiva consente di scegliere le terapie più idonee per rallentare in modo significativo il decorso della malattia, migliorando così la qualità della vita delle donne che ne sono affette, è di fondamentale importanza l’azione di informazione e di sensibi-lizzazione che Alice e Asst realizzeranno nella nostra città”.

Per l’assessore Giorgio Cardile, “queste iniziative servono a fare cultura. Ad educare le giovani ragazze a rivolgersi agli specialisti in caso di dolore durante il ciclo mestruale. Bene che in campo vi sia un’associazione di donne pronte ad accogliere altre donne e ad orientarle. Per lungo tempo l’endometriosi non è sta-ta nemmeno valutata come patologia, quando in realtà oggi sappiamo essere una malattia che interessa molte persone. Nei casi più gravi può essere invali-dante e può condizionare la vita sociale e lavorativa. Ecco che queste iniziative servono a fare inclusione, perché spingono un’intera comunità a riflettere sul tema”.

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