Brescia. Esychia in greco significa “immobilità, riposo, quiete, silenzio, mantenere la calma”. Gli eremiti, i luoghi, le storie, la vita, il Museo Diocesano sino al 24 maggio accoglie la mostra dedicata alle scelte di chi ha seguito La via dell’Esychia, raccontando una dozzina di queste storie attraverso l’arte fotografica.
L’esposizione, promossa insieme ad Azione Cattolica ambrosiana e alla Cooperativa I Dialogo – Cultura e Comunicazione nasce da un’idea della fotografa Eliana Gagliardoni e porta all’attenzione la solitudine e il silenzio come occasioni per suscitare una riflessione sul modo di vivere oggi, in città, come altrove, riscoprendo una forma di equilibrio e benessere.
La mostra si compone di 36 immagini che ritraggono 12 eremiti in un simbolico viaggio itinerante in Italia, proponendosi di rispondere ad alcuni interrogativi: qual è il motivo che spinge alla scelta dell’eremo? Perché persone che conducono vite ordinarie, talvolta in carriera, scelgono di guardare il mondo da una prospettiva insolita?
Nella nostra società il silenzio resta un’utopia per pochi o può diventare uno spazio personale del quotidiano per molti? In un tempo di apparenze e di interferenze costanti, come riscoprire il valore di quella interiorità spesso invocata? Nella secolarizzazione con crisi delle religioni c’è ancora spazio per la spiritualità?
Oltre che parlarne, quanto risulta utile conoscere e vedere esperienze? Cosa può dire l’esperienza di eremo all’individuo ancora oggi, in un momento in cui dal web ci si sta dirigendo verso l’intelligenza artificiale?
Il senso dell’esposizione è quello di far conoscere una realtà di nicchia ma carica di messaggi per l’attualità, e allo stesso tempo proporre qualche interrogativo e provocazione rispetto al ritmo e alla frenesia che contraddistinguono sempre più la quotidianità, accelerata e immersa nei rumori, sottolineando come gli eremiti rappresentino un punto di riferimento per i tanti visitatori che li raggiungono nei loro eremi.
In questi luoghi, immortalati negli scatti in bianco e nero, scaturiscono momenti di confronto e crescita, occasioni di dialogo e di meditazione: un’esperienza significativa per chi torna a casa dopo aver conosciuto queste persone che hanno scelto l’esychia.