martedì 30 Aprile 2024

Festival Orlando, arte per mettersi in discussione

Bergamo – Dal 30 aprile al 7 maggio appuntamento con la decima edizione del Festival ORLANDO.

Per il suo decennale il festival propone undici giorni di cinema, danza, arte, teatro e incontri per riflettere sull’identità, per mettere in discussione i propri punti di vista, per approfondire le tematiche legate al corpo, agli orientamenti sessuali e alle dinamiche di potere.

L’edizione 2023 del Festival ORLANDO è promosso da Associazione Culturale Immaginare Orlando APS e Laboratorio 80 con il sostegno del Comune di Bergamo e con il patrocinio di Provincia di Bergamo, Tavolo Permanente contro l’Omolesbobitransfobia e Università degli Studi di Bergamo.

In dieci anni il festival ha viaggiato attraverso rivoluzioni, sperimentazioni, incontri, militanza culturale, ricerca condivisa di orizzonti dove riconoscerci, sognare e innamorarci. Gli organizzatori guardano con gratitudine, e con un po’ di incredulità, a tutta la bellezza costruita insieme, anno dopo anno, e ci invitano a stare con loroper una decima volta.

Questa sarà un’edizione speciale, che si inserisce nell’anno della Capitale Italiana della Cultura, con ospitalità internazionali e attività speciali che si estenderanno fino a luglio 2023.

La parola guida è obliquità, una pratica dinamica di transizione e di attraversamento che possa riscrivere le mappe in modo più equo e accogliente per tutt*.

Si invita quindi a sperimentare punti di vista eccentrici, ad attraversare contesti e mondi differenti, in un Festival che mette in discussione generativa le dinamiche di potere e i canoni imposti. Dopo 10 anni, è di nuovo tempo di festeggiare tutte le altre nascite possibili.

IL PROGRAMMA

ORLANDO al suo decimo anni inizia la sua programmazione in festa: domenica 30 aprile si comincia con Orlando Festival Opening Party, presso Edoné, in una serata collaborazione con il collettivo artistico Toilet Club di Milano, che propone una riflessione autoironica e sagace tramite l’arte drag Durante la serata ci saranno performance e il DJ set di LoZelmo ed Erik Deep,mentre in apertura il pubblico potrà assistere alla visione del cortometraggio Trapezia di Daniele Costa, un film in cui l’autore esplora, attraverso la figura della drag Trapezia, la mutevolezza dei confini, delle categorie, dei generi e delle identità.

ORLANDO inaugura la sua sezione performativa, lunedì 1 maggio con la prima nazionale (in replica mercoledì 3 maggio) di Stone di Carmen Pellegrinelli presso il Teatro Caverna. Stone, tratto dal classico della letteratura LGBTQUIA+, Stone Butch Blues di Leslie Feinberg, è la biografia immaginaria dell’attivista Jess Goldberg: un viaggio attraverso le identità e allo stesso tempo un racconto dei movimenti per i diritti della comunità trans, gay e lesbiche negli Stati Uniti. Stone è ancora oggi attualissimo nell’affrontare in modo intersezionale classismo, razzismo, capitalismo, omofobia e transfobia. Parla del passato ma risuona nel presente. Stone è presentato in collaborazione con l’associazione Alfi LesbichexxBergamo.

La necessità di ampliare le nostre percezioni e la riflessione sul rapporto tra autocensura e libertà è al centro della performance immersiva Bodies in the Dark della compagnia coreana Elephants Laugh, per la prima volta in Lombardia. Bodies in the Dark è un delicato e speciale viaggio che ci accompagna a riscoprire, al di là dello sguardo e della possibilità di vedere, che il nostro corpo è l’origine di tutte le emozioni e che le nostre scelte individuali possono riempire di colore l’oscurità.

Lo spettacolo sarà è presentato in sei repliche venerdì 5 maggio,sabato 6 maggio e domenica 7 maggio. Il luogo verrà comunicato in seguito alla prenotazione e il progetto è reso possibile grazie anche al sostegno di Art Council Korea e la collaborazione del Consolato Generale della Repubblica di Corea.

Un’altra esperienza immersiva, che unisce performance, game design e installazione, sarà Eutopia del duo svizzero Trickster-p, da sempre aperto a forme di ricerca e sperimentazione (presso la Sala alla Porta di Sant’Agostino venerdì 5 maggio ore 20.30, in replica sabato 6 maggio alle ore 17.00 e 20.30 e domenica alle ore 11.00 e 15.00).

Il teatro viene trasformato in un grande tavolo da gioco in cui le persone sono invitate a partecipare a un’esperienza dagli esiti sempre differenti, delineando nuovi mondi possibili in cui l’umano e il non-umano si intrecciano. Il progetto è presentato con il supporto di Pro Helvetia – Fondazione Svizzera per la cultura.

La partecipazione del pubblico che abbiamo ritrovato in modo diverso sia in Bodies in the Dark sia in Eutopia, ritorna anche per Outdoor dance floor (sabato 4 maggio ore 21.00 presso Daste) in cui Daria Greco e Salvo Lombardo propongono un’azione coreografica sostenuta dalla relazione con la pulsazione musicale, sonora e visiva di un live set multimediale, per poi invitare il pubblico a inserirsi nel flusso dell’azione. Questa performance chiuderà i giorni principali del Festival e avverrà in collaborazione con Festival Danza Estate e MiDi – Motori Digitali.

A cavallo tra performance e party è invece la proposta del collettivo tedesco QUEEREEOKÉ che il 6 maggio a INK Club propone una festa in cui performance, karaoke e improvvisazione creano uno spazio di empowerment per dare visibilità e libera espressione alla cultura queer.

Il cinema è stato il primo amore del Festival fin dal suo inizio e anche quest’anno ORLANDO è attraversato da eventi legati alla settima arte. Nella festa di apertura troviamo la proiezione di Trapezia di Daniele Costa, un film in cui l’autore esplora, attraverso la figura della drag Trapezia, la mutevolezza dei confini, delle categorie, dei generi e delle identità (domenica 30 aprile).

Si prosegue (martedì 2 maggio) con Carl Th. Dreyer’s Michaël vs. FUCK!LACRÈME in cui il film muto del 1924 Michaël, di Carl Theodor Dreyer, viene riproposto con un’inedita sonorizzazione elettronica eseguita dal vivo, in collaborazione con Lab 80 e Bergamo Film Meeting.

Giovedì 4 maggio è il turno del film portoghese Lobo e Cão (Wolf and Dog), sul confine tra fiction e documentario, Premio per la Miglior Regia alle Giornate degli Autori di Venezia 2022. Questo film vede la presenza della regista Cláudia Varejão e chiude la rassegna ORIZZONTI QUEER, progetto speciale di ORLANDO per BGBS2023, con proiezioni a Bergamo e a Brescia presso la Fondazione Brescia Musei – Cinema Nuovo Eden

A completare la programmazione cinematografica Orlando Shorts, la rassegna di cortometraggi queer arriva alla quarta edizione. Come ogni anno il progetto è curato e condotto da un gruppo di persone under 25 provenienti da alcune realtà di Bergamo e, quest’anno, anche di Brescia.

La selezione 2023 è inattesa, colorata e ricca di commozione. Ogni cortometraggio è il racconto di un’esperienza personale, ma anche la storia collettiva di una generazione in trasformazione costante.

Gli Orlando Shorts 2023 avranno una sottotitolatura specifica, grazie alla collaborazione con The Blank Contemporary Art, che include oltre ai dialoghi anche tutti gli elementi sonori necessari alla comprensione e pertinenti per la cultura sorda. Questa lavorazione si aggiunge alla sottotitolazione abituale in lingua italiana.

Parallelamente agli spettacoli ci saranno alcuni preziosi momenti di incontro per approfondire i temi del festival.

Un incontro con il collettivo coreano Elephants Laugh (La performance e le etiche dei corpi, 6 maggio, ore 12.00 a Bikefellas) per conoscere meglio la loro ricerca artistica performativa, un laboratorio dedicato al pensiero e alla pratica di bell hooks (Love me tender, 6 maggio, ore 14.00 a CRP Pignolo, in collaborazione con I Volti dei Diritti) e un secondo condotto dal collettivo Queereké (5 maggio, ore 16.00) per sperimentare insieme e preparare la festa del 6 maggio.

Infine il 7 maggio alle 10.00 presso CRP Pignolo, Rachele Borghi e Rahel Sereke presentano un workshop di una giornata per allenarci insieme a decolonizzare le nostre pratiche quotidiane; questo è una delle iniziative speciali del progetto Praticare Alleanze per BGBS2023, in collaborazione con festival WOWomen di Brescia.

Per Bergamo e Brescia Capitale Italiana della Cultura, Festival ORLANDO, insieme a Qui e Ora Residenza teatrale e molti altri partner distribuiti nei due territori, ha costruito il progetto speciale PRATICARE ALLEANZE, con il supporto di Fondazione Cariplo, Fondazione della Comunità Bergamasca e Fondazione della Comunità Bresciana.

Un palinsesto di azioni ibride, plurali e transdisciplinari, tutte finalizzate a mostrare l’apporto fondamentale della Cultura nel creare benessere sociale e inclusione. Seguendo un principio di intersezionalità, si desidera mettere al centro la costruzione di alleanze (tra enti e tematiche differenti) come pratica rivoluzionaria a cui allenarsi quotidianamente, per contribuire concretamente a costruire una società più equa, accogliente, plurale e libera.

All’interno di questo percorso rientrano Dance Well Diffuso in collaborazione con la Fondazione del Teatro Grande di Brescia, otto incontri a ingresso libero per promuovere l’espressione libera del proprio corpo all’interno di spazi di cultura del territorio e Orizzonti Queer, sei appuntamenti di cinema queer in collaborazione con Cinema Nuovo Eden di Brescia.

Si aggiungono molte azioni performative all’interno programma del Festival 2023. In particolare segnaliamo due performance che si terranno all’interno del palinsesto del Festival UP TO YOU: The Privileged e Oida, (venerdì 19 maggio presso Daste).

La performance del britannico Jamal Harewood, The Privileged è un dispositivo partecipativo dove tutto dipende dal comportamento e dalle scelte del pubblico, per riflettere sui concetti di pregiudizio, identità, razzismo e inclusione, tematiche che sono nel cuore di entrambi i festival organizzatori. Oida della compagnia multiculturale di Palermo Amunì – Babel Crew, che, partendo dalle Baccanti di Euripide, racconta i riti contemporanei come riti di passaggio, in un viaggio interculturale che attraversa anche i riti dei paesi d’origine dei/delle performer.

Infine, ricordiamo una seconda preziosa giornata extrafestival in condivisione con FDE Festival Danza Estate. Il 16 giugno, all’interno del 35° Festival Danza Estate, abbiamo il piacere di presentare congiuntamente lo spettacolo Alexis 2.0 (venerdì 16 giugno presso Daste) di Aristide Rontini che, ispirandosi all’omonimo libro di Marguerite Yourcenar, racconta le difficoltà che possono esserci nel processo, talvolta sofferto, del coming out. Lo spettacolo vedrà la possibilità di fruizione tramite audio-descrizione poetica così da renderlo accessibile anche per persone cieche o ipovedenti. Sempre per riflettere sul necessario ampliamento del concetto di accessibilità alla cultura, prima dello spettacolo si terrà il laboratorio Segni Propri a cura di Aristide Rontini e Diana Anselmo di Al.Di.Qua Artists che parte dalla decostruzione del mito del corpo abile e inossidabile, per arrivare a pratiche di riappropriazione dei contesti pubblici in modo accessibile e trasversale.

 

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