martedì 21 Maggio 2024

In cucina io non spreco

Lo spreco alimentare vale in Italia 15 miliardi di euro all’anno, circa un punto di Pil (senza considerare i costi ecologici): nelle case degli italiani si buttano nella pattumiera alimentari per circa 6 miliardi di euro ogni anno, a cui vanno aggiunti 9 miliardi euro dello spreco di filiera. Eppure nel nostro paese cresce il numero di persone che faticano a nutrirsi regolarmente, e oltre il 9,4% della popolazione versa in condizione di povertà.” WWF in occasione della Giornata nazionale per la prevenzione dello spreco alimentare.

Il Banco Alimentare fondato sul motto: “ridurre gli sprechi alimentari e aiutare le persone in difficoltà” ha realizzato in collaborazione con l’Istituto Alberghiero di Assisi, una guida: In cucina io non spreco che ci aiuta a ridurre i “nostri” sprechi quotidiani, con gustose ricette realizzate con avanzi e ingredienti di recupero.

Il ricettario antispreco è un utile e prezioso alleato in cucina, per far sì che gli ingredienti rimasti nel frigorifero possano ritrovare una seconda vita ed essere trasformati, con un pizzico di originalità, in piatti sorprendenti. Un modo per diffondere una migliore conoscenza del valore del cibo e del lavoro necessario per produrlo, restituendogli dignità e stimolando l’adozione in cucina di piccole accortezze come il riutilizzo delle parti meno “nobili” di frutta e verdura. Ridurre lo spreco in cucina inizia proprio da qui: dalla capacità di vedere una risorsa in ciò che verrebbe altrimenti considerato uno scarto.

“Siamo orgogliosi di questo ricettario perché è uno strumento utile per affrontare il tema dello spreco alimentare anche nel contesto domestico, di cui Banco Alimentare non si occupa direttamente – commenta Giovanni Bruno, Presidente di Fondazione Banco Alimentare – ma che è comunque importante per noi dal punto di vista educativo rispetto al valore del cibo che consumiamo nelle nostre case”.

Si stima che lo spreco alimentare generi l’8-10% delle emissioni di gas serra globali, per questa ragione la riduzione degli impatti ambientali è un tema molto sentito dal Banco Alimentare. Nell’attività quotidiana vengono ridistribuite gratuitamente le eccedenze alimentari recuperate da tutta la filiera (ortofrutta, industria agro-alimentare, grande distribuzione, ristorazione) a oltre 7.600 organizzazioni partner territoriali convenzionate (mense, centri di accoglienza, case-famiglia, etc.), che offrono aiuto alimentare a 1.750.000 persone in difficoltà. Questa attività di recupero ha anche un impatto concreto sulla sostenibilità ambientale: ogni kg di cibo non sprecato corrisponde a 1,76 kg di CO2 non emesse nell’aria.

Per richiedere il ricettario: info@bancoalimentare.it

Note sull'autore

Valerio Gardoni
Valerio Gardoni
Giornalista, fotoreporter, inviato, nato a Orzinuovi, Brescia, oggi vive in un cascinale in riva al fiume Oglio. Guida fluviale, istruttore e formatore di canoa, alpinista, viaggia a piedi, in bicicletta, in canoa o kayak. Ha partecipato a molte spedizioni internazionali discendendo fiumi nei cinque continenti. La fotografia è il “suo” mezzo per cogliere la misteriosa essenza della vita. Collabora con Operazione Mato Grosso, Mountain Wilderness, Emergency, AAZ Zanskar.

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