giovedì 2 Maggio 2024

Il FAI inaugura Palazzo Moroni dopo anni di restauro

Bergamo. Il seicentesco Palazzo Moroni, affidato alle cure del FAI nel 2019, è ora pronto ad aprire totalmente le porte al pubblico in occasione della manifestazione “Bergamo Brescia Capitale Italiana della Cultura 2023”.

Dopo l’apertura dei giardini e dell’ortaglia nel giugno 2020, nel pieno della pandemia che aveva duramente colpito la città, e quella di quattro sale con splendidi affreschi barocchi nel settembre 2021, nell’ambito delle celebrazioni per il 500° anniversario della nascita di Giovanni Battista Moroni, di cui questi ambienti conservano i capolavori, il palazzo seicentesco nel cuore di Città Alta apre integralmente.

In questa occasione completano il percorso di visita cinque ulteriori sale al piano nobile, caratterizzate da un allestimento ottocentesco: Sala Gialla, Sala Rosa, Sala Azzurra, Salottino Cinese e Sala Turca e il mezzanino, con il cucinone e l’appartamento utilizzato fino al 2009 dal conte Antonio Moroni, ultimo abitante della dimora. Si inaugurano, inoltre, gli spazi di accoglienza rinnovati, come la biglietteria con negozio, e nuovi servizi e strumenti di accompagnamento alla visita, a cominciare da un video-racconto con proiezioni immersive allestito nel cucinone, che narra, con la voce di Luca Micheletti, la storia della famiglia e del palazzo.

Palazzo Moroni, il primo palazzo urbano acquisito dal FAI, inaugura dopo tre anni di lavori di restauro per la messa in sicurezza, la conservazione e la valorizzazione, che hanno interessato i giardini, estesi con terrazzamenti panoramici ai piedi della Rocca civica e fino all’ortaglia, due ettari di campagna nel cuore della città, e gli interni, straordinariamente conservati nelle decorazioni, negli arredi, negli oggetti e nelle opere d’arte della collezione di famiglia, che annovera tra i capolavori tre ritratti di Giovanni Battista Moroni (1521 circa-1579/1580): Il Ritratto di Isotta Brembati, quello di Giovanni Gerolamo Grumelli, meglio noto come Il Cavaliere in rosa, e il Ritratto di signora anziana.

Palazzo Moroni, affidato al FAI a seguito di un accordo con la Fondazione Museo di Palazzo Moroni, proprietaria del palazzo, istituita nel 2008 dal conte Antonio Moroni (1919-2009) e ancora presieduta dalla figlia Lucretia, per perseguire la missione di rendere il Bene un patrimonio collettivo. Palazzo Moroni sarà da ora visitabile dal mercoledì alla domenica.

Torri, Fonti, Giardini, Marmi, e Pittura,
Disposti in ordin vario; in forma uguale
Son qui Glorie de l’Arte, e di Natura

Scriveva Andrea Balioni, in Le misteriose pitture del Palazzo Moroni di Donato Calvi, 1655

Note sull'autore

Valerio Gardoni
Valerio Gardoni
Giornalista, fotoreporter, inviato, nato a Orzinuovi, Brescia, oggi vive in un cascinale in riva al fiume Oglio. Guida fluviale, istruttore e formatore di canoa, alpinista, viaggia a piedi, in bicicletta, in canoa o kayak. Ha partecipato a molte spedizioni internazionali discendendo fiumi nei cinque continenti. La fotografia è il “suo” mezzo per cogliere la misteriosa essenza della vita. Collabora con Operazione Mato Grosso, Mountain Wilderness, Emergency, AAZ Zanskar.

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