sabato 4 Maggio 2024

La danza macabra

Clusone, Bergamo. Bergamo Brescia Capitale della Cultura è anche l’occasione di andare alla scoperta di luoghi affascinanti e meno conosciuti, uno dei tanti spersi su un territorio ricco di storia è la danza macabra dell’Oratorio dei Disciplini a Clusone in Val Seriana, uno dei Borghi più Belli d’Italia. Gli scheletri danzanti raffigurati trasporteranno il visitatore nelle magiche atmosfere di cinquecento anni fa.

Situato a Clusone, posto di fronte alla Basilica di Santa Maria Assunta, l’Oratorio dei Disciplini è un edificio medievale del XIV secolo, voluto dalla confraternita dei Disciplini di Bergamo come sede del proprio ordine.

La struttura si presenta come una struttura semplice ma possiede numerosi affreschi di grande valore: l’affresco più importante è quello del pittore clusonese Giacomo Borlone de Buschis, suddiviso in 5 parti, che rappresenta una sintesi, unica in Europa, dei temi della morte alla fine del Medioevo. Possiamo trovare il Trionfo della Morte e la Danza Macabra nella parte esterna e la Vita di Gesù con la Crocifissione nella parte esterna.

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Nel Trionfo della Morte, essa è rappresentata iconograficamente come regnante a cui tutti si sottomettono la Morte di tutti gli uomini, mentre nella fascia sottostante dell’affresco ogni personaggio in vita, con un’espressione impaurita e disperata incontra il proprio scheletro e il tutto è rappresentato con una sfilata di coppie in cui lo scheletro (il morto), è il doppio del vivo: si tratta della famosa “Danza Macabra” un tema diffuso nel nord Europa.

Il medioevo era un’epoca di pestilenze e insicurezza ma anche di arte e gusto per il bello! Un’epoca in cui si comunicava al popolo attraverso le immagini, molto più dirette degli scritti e soprattutto comprensibili anche dai moltissimi analfabeti presenti al tempo. Per questi motivi, i Disciplini di Clusone decisero di commissionare la Danza macabra, un magnifico ciclo di affreschi.

Ma chi erano i disciplini? Si trattava di una confraternita che si occupava di opere caritatevoli verso gli strati più bisognosi della società e che seguivano una vita rigidamente regolamentata da preghiera e penitenza, praticando abitualmente l’autoflagellazione. I confratelli erano talmente preoccupati per la salvezza della propria anima e per la salvezza dell’anima altrui che decisero di ritrarre proprio la Morte trionfante, rappresentata come uno scheletro, impassibile di fronte alla ricchezza e alla potenza di re, cavalieri e papi: tutti sono sottomessi a lei, tutti sono spinti a vivere una vita retta in previsione della salvezza eterna.

Tutti rimangono incantati dalla bellezza di quest’opera che da più di cinquecento anni decora i muri di questo centro religioso e che di recente è stata restaurata e portata al suo antico splendore.

È visitabile il sabato e la domenica dalle 10:00 alle 18:00, ma si consiglia di verificare gli orari di apertura sui sito web prima della visita.

Note sull'autore

Valerio Gardoni
Valerio Gardoni
Giornalista, fotoreporter, inviato, nato a Orzinuovi, Brescia, oggi vive in un cascinale in riva al fiume Oglio. Guida fluviale, istruttore e formatore di canoa, alpinista, viaggia a piedi, in bicicletta, in canoa o kayak. Ha partecipato a molte spedizioni internazionali discendendo fiumi nei cinque continenti. La fotografia è il “suo” mezzo per cogliere la misteriosa essenza della vita. Collabora con Operazione Mato Grosso, Mountain Wilderness, Emergency, AAZ Zanskar.

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