Cremona. Filari di pioppi che si perdono all’infinito, geometrie quadrate di campi circondati da fossi, solchi tracciati dal lavoro dell’uomo, ritratti di pianura nelle venticinque tavole di Teodoro Cotugno, approdate alla Pinacoteca Ala Ponzone per donazione da parte dell’artista nel 2007.
Dal 16 maggio al 29 settembre il Museo Civico di Palazzo Affaitati ospita la mostra “Teodoro Cotugno” nella Pinacoteca Ala Ponzone che vede l’esposizione, per la prima volta, delle incisioni realizzate tra il 1984 e il 2005 e rappresentano il forte legame di Teodoro Cotugno con la pianura lodigiana, terra in cui vive, e fonte privilegiata d’ispirazione. La mostra si completa con una selezione di libri d’artista e di dipinti che permettono di avere un quadro completo dell’attività di Cotugno.
Le incisioni di Cotugno vengono soprattutto dal radicamento nella terra in cui vive, dagli orizzonti vasti delle terre di pianura. Poche le eccezioni: una veduta di Urbino, alcune immagini che si ripiegano nella poetica degli interni o di composizioni di fiori morenti.
La predisposizione lirica dell’artista si materializza nella deposizione sulla lastra di un segno tremulo: a volte timido, a volte divagante in forma di abbracci e intrecci di rami, sempre poetico. La forma delle cose appare nella sua spontanea rivelazione: è voler andare oltre l’apparenza di quelle strade polverose di campagna, di quei muri di cascina cotti dal sole, della quiete e del silenzio dei campi sotto la coltre di una nevicata.
Teodoro Cotugno nasce a Desio nel 1943 e nel 1953 si trasferisce con la famiglia a Lodi. Nel 1962 incomincia l’attività artistica e verso la metà degli anni sessanta entra a far parte, con altri pittori lodigiani, del gruppo C14. Fondamentale sarà l’incontro con la grafica di Giorgio Morandi, che resterà per lui, insieme a Luigi Bartolini, un punto di riferimento costante.
Negli anni Settanta costituisce con alcuni artisti lodigiani il circolo culturale “Il Segno”, dedito allo studio e alla salvaguardia della grafica d’arte. Nel 1979 e nei due anni successivi frequenta corsi di grafica presso l’Istituto Statale d’Arte di Urbino.
Teodoro Cotugno ha tenuto esposizioni personali e ha partecipato a numerose collettive. Ha ricevuto inviti a concorsi di grafica e pittura.