venerdì 3 Maggio 2024

Parole da ascoltare

Parma. Dei quattro incontri con parole e musiche nella rassegna “Parole da ascoltare”, incontri-concerto del Conservatorio di Musica “Arrigo Boito” dal 27 gennaio al 6 aprile, il primo sabato 27 è in occasione del Giorno della Memoria, nell’Auditorium del Carmine, con la presentazione del libro di Ellie Midwood, La violinista di Auschwitz.

Saranno i violoncellisti Pietro Serafin e Michele Ballarini a raccontare al pubblico la storia di Alma Rosè, detenuta ad Auschwitz che, grazie al ruolo di direttrice dell’orchestra del campo, riuscì a strappare molte delle sue orchestrali dalle grinfie della morte. Musiche di Fanny Mendelssohn, F. Schubert e J. S. Bach saranno interpretate dall’Orchestra d’archi del Conservatorio diretta da Carla Delfrate e dal Quartetto Elisa Pegreffi.

La rassegna continua sabato 10 febbraio con ospite Alberto Mattioli, giornalista de «La Stampa», «Amadeus» ed esperto di teatro musicale, che presenta il suo libro Gran Teatro Italia. Viaggio sentimentale nel paese del melodramma. Esplorando i teatri lirici nazionali e i loro riti, l’autore offre una prospettiva inedita per osservare e cercare di comprendere l’Italia. Segue il concerto con musiche del repertorio lirico interpretate dalle classi di Canto del Conservatorio di Parma.

Per la Festa della Donna, sabato 9 marzo Gianni Del Savio racconterà la storia di una delle più grandi interpreti jazz del Novecento, presentando il suo libro Nina. La storia musicale e politica di Nina Simone. A seguire il concerto degli studenti delle classi di Canto Jazz e Canto Pop del Conservatorio.

La rassegna si conclude sabato 6 aprile con uno dei più grandi violoncellisti viventi, David Geringas, con il suo libro autobiografico Non dirlo a nessuno. Memorie di un violoncellista, una vivace testimonianza sulla storia contemporanea, che allo stesso tempo offre spunti preziosi sull’arte di suonare il violoncello. Nell’occasione si ascolterà un concerto degli studenti delle classi di Violoncello e Musica d’insieme del Conservatorio.

Note sull'autore

Valerio Gardoni
Valerio Gardoni
Giornalista, fotoreporter, inviato, nato a Orzinuovi, Brescia, oggi vive in un cascinale in riva al fiume Oglio. Guida fluviale, istruttore e formatore di canoa, alpinista, viaggia a piedi, in bicicletta, in canoa o kayak. Ha partecipato a molte spedizioni internazionali discendendo fiumi nei cinque continenti. La fotografia è il “suo” mezzo per cogliere la misteriosa essenza della vita. Collabora con Operazione Mato Grosso, Mountain Wilderness, Emergency, AAZ Zanskar.

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