lunedì 7 Ottobre 2024

Sui passi di Francesco, in cammino per l’accessibilità e la pace

C’è Angiolino di Sommacampagna (Verona) e Josimare di Bergamo tra gli otto viaggiatori che dal 18 al 29 maggio percorreranno le 11 tappe da Ancona a Roma, con l’arrivo in Vaticano con l’udienza da Papa Francesco. Gli altri sono Alessio di Santa Maria di Sala (Venezia), Ignazio di Scicli (Ragusa), Samuele di Sulbiate (Monza-Brianza), Dario di Padova, Giulia di Spilimbergo (Pordenone) e Pietro di Somma Lombardo (Varese).

Accessibilità, inclusione e valorizzazione del territorio sono le parole chiave del viaggio itinerante “Sui passi di Francesco, in cammino per l’accessibilità e la pace”, che in vista del Giubileo 2025 vuole richiamare l’attenzione sul pellegrinaggio inclusivo e accessibile. Un gruppo di viaggiatori, di cui 6 con esigenze di mobilità e 2 ipovedenti, affronteranno in sedia a rotelle, bicicletta o tandem un percorso da Ancona a Roma che ricalca il peregrinare di San Francesco e il suo messaggio di essenzialità. Dopo 11 tappe che attraversano 3 regioni, Marche, Umbria e Lazio, l’arrivo sarà a San Pietro dove incontreranno Papa Francesco all’udienza del mercoledì.

Lungo il percorso i viaggiatori visiteranno alcuni Centri di eccellenza sulle disabilità sensoriali e le Unità spinali di diverse città (Ancona, Perugia, Roma) per incontrare le persone con lesioni midollari e dare loro un messaggio di speranza: la vita non si ferma anche se le gambe non possono muoversi. Un messaggio che è alla base di Free Wheels, organizzazione di volontariato che promuove questo cammino in partnership con l’associazione NoisyVision.

I viaggiatori attraverseranno città e borghi su strade, piste ciclabili, cammini e sentieri. Sei di loro si muovono in sedia a rotelle, grazie a un propulsore elettrico (chiamato Klick) agganciato alla carrozzina, che consente di affrontare anche i terreni off-road; altri due sono ipovedenti e si danno il cambio a metà strada (uno percorre il tratto Ancona-Assisi e l’altro Assisi-Roma), scambiandosi il testimone a bordo di un tandem a guida assistita, che condivideranno con un ciclista; un altro ciclista partecipa all’avventura con il compito, quando necessario, di fare da apripista.

Attraverso questa esperienza, si fanno portatori di un messaggio che, lungo i luoghi francescani, vuole arrivare fino al Vaticano: il turismo lento come pratica di accessibilità e inclusione può essere un volano di pace e una leva di valorizzazione del territorio. Con l’auspicio che, in vista dell’imminente Giubileo 2025, venga realizzato qualche passo avanti nella direzione del pellegrinaggio accessibile.

L’idea di questo viaggio itinerante nasce da Free Wheels, organizzazione di volontariato impegnata a diffondere il turismo lento per tutti, sia stimolando amministrazioni e privati a rendere accessibili percorsi, strutture e servizi sia aiutando le persone a capire che il “non ce la posso fare” costituisce spesso la barriera più grande. L’associazione ha già organizzato due traversate con viaggiatori a mobilità ridotta in Emilia-Romagna (2022) e in Veneto (2023) mettendo in luce la bellezza, l’accoglienza e l’accessibilità dei territori.

Quest’anno è affiancata da NoisyVision, associazione dedicata alle disabilità sensoriali – tra cui l’ipovisione e l’ipoacusia – molto attiva nel promuovere un cambiamento di mentalità e nel proporre esperienze che consentano a tutti di espandere i propri orizzonti, organizzando iniziative come cammini e uscite in barca a vela, con l’idea di creare comunità inclusiva dove la disabilità non è un limite ma un valore, una risorsa.

Le due associazioni condividono i valori dell’accessibilità e del benessere interiore derivato dal cammino.

Note sull'autore

Valerio Gardoni
Valerio Gardoni
Giornalista, fotoreporter, inviato, nato a Orzinuovi, Brescia, oggi vive in un cascinale in riva al fiume Oglio. Guida fluviale, istruttore e formatore di canoa, alpinista, viaggia a piedi, in bicicletta, in canoa o kayak. Ha partecipato a molte spedizioni internazionali discendendo fiumi nei cinque continenti. La fotografia è il “suo” mezzo per cogliere la misteriosa essenza della vita. Collabora con Operazione Mato Grosso, Mountain Wilderness, Emergency, AAZ Zanskar.

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