lunedì 6 Maggio 2024

Verona Mountain Film Festival

Verona. La Cultura di Montagna torna in città, come ogni anno alla metà dell’inverno l’Auditorium della Gran Guardia apre le sue imponenti porte per ospitare l’ottava edizione del Verona Mountain Film Festival.

Una manifestazione-concorso, voluta e organizzata dalla sezione di Verona in collaborazione con l’Associazione Montagna Italia, rivolta a registi e produttori che abbiano girato e prodotto film, cortometraggi e documentari ispirati dalla magia delle “terre alte”, per cinque imperdibili serate alpinismo, arrampicata ed esplorazione domineranno la scena.

Come auspicato all’inizio di questa avventura il Verona Mountain Film Festival è diventato una grande vetrina per una diffusione corretta e gratuita della cultura di Montagna, “mission” fondamentale del Club Alpino Italiano che ha come scopo costitutivo e finalità educare alla conoscenza della Montagna.

Il Festival, che fa parte del Circuito “Spirit of the mountain”, si articola in quattro serate presentate dal Presidente del Festival Roberto Gualdi. Oltre al concorso cinematografico internazionale, il Festival promuove la montagna anche attraverso la fotografia, la musica, gli eventi e la presenza di ospiti.

107 i film iscritti a questa edizione, giunti da 13 nazioni del mondo. 8 i film selezionati e proiettati durante le serate del Festival. La Giuria è composta da: Piero Carlesi, Presidente, e dai membri Nicola Bionda e Giuseppe Spagnulo.

21 sono gli scatti del Concorso Fotografico promosso dalla Fondazione Giorgio Zanotto e proiettati tutte le sere sul grande schermo.

3 sono i film fuori concorso:
Manaslu di Gerald Salmina con Hans Kammerlander, Reinhold Messner, Werner Herzog Austria. Spettacolare e commovente, il ritratto della vita di Hans Kammerlander, uno dei più grandi scalatori del nostro tempo. Il trionfo che lo ha reso famoso in tutto il mondo è la più veloce salita alla vetta dell’Everest in 16 ore e 40 minuti nel 1996, seguita dalla prima discesa con gli sci dalla montagna più alta del mondo.

Pasang di Nancy Svendsen, Stati Uniti. La cronaca del tragico e appassionante percorso che portò Pasang Lhamu Sherpa a diventare la prima donna nepalese a scalare l’Everest, nel 1993. Come donna indigena, non istruita e buddista, in un regno indù, il sogno di Pasang di scalare la leggendaria montagna la mette contro la famiglia, gli alpinisti stranieri, il suo governo e la natura stessa. Questa storica impresa, che coinvolgerà un intero Paese e darà a una nuova generazione il coraggio di credere nelle proprie possibilità.

Mount St. Elias di Gerald Salmina con Axel Naglich, Jon Johnston, Peter Ressmann, Günther Göberl, Austria, Soprannominata la Mangiatrice di Uomini, la vetta del Mount Saint Elias nel Nord America terrorizza gli scalatori ma tre dei migliori sciatori e alpinisti al mondo osano affrontare una delle più grandi sfide naturali di tutta la disciplina. Un documentario drammatico, che racconta la storia di quattro caratteri molto diversi tra loro: tre uomini, una montagna.

Ogni sera è previsto un piccolo talk iniziale, come momento collaterale alle proiezioni dei film internazionali, con la partecipazione di ospiti. In serata inaugurale, il 22 febbraio, si esibirà, come di consueto, il Coro Scaligero dell’Alpe del Cai di Verona.
L’ingresso è gratuito: un impegno importante, a testimonianza dell’attenzione che gli organizzatori vogliono riservare agli appassionati di montagna e di cinema, ai cittadini e ai turisti.

Note sull'autore

Valerio Gardoni
Valerio Gardoni
Giornalista, fotoreporter, inviato, nato a Orzinuovi, Brescia, oggi vive in un cascinale in riva al fiume Oglio. Guida fluviale, istruttore e formatore di canoa, alpinista, viaggia a piedi, in bicicletta, in canoa o kayak. Ha partecipato a molte spedizioni internazionali discendendo fiumi nei cinque continenti. La fotografia è il “suo” mezzo per cogliere la misteriosa essenza della vita. Collabora con Operazione Mato Grosso, Mountain Wilderness, Emergency, AAZ Zanskar.

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