venerdì 29 Marzo 2024

Violini, pianoforti e clarinetti: da Parigi a Parma

Parma – Torna a Traiettorie uno degli appuntamenti fissi che caratterizzano da alcuni anni la rassegna di musica moderna e contemporanea organizzata da Fondazione Prometeo, quello che si realizza grazie alla collaborazione con il Conservatorio di Parigi.

Mercoledì 9 novembre alle ore 20:30 la rassegna si congeda infatti per questa edizione dalla Sala Concerti della Casa della Musica di Parma – in cui quest’anno sono stati ospitati quattordici dei diciotto concerti del cartellone – con un programma cameristico affidato a tre giovani strumentisti membri dell’Ensemble NEXT, che riunisce gli allievi del corso «Artist diploma – Interprétation Création» della prestigiosa istituzione parigina: il clarinettista Takahiro Katayama, classe 1995, che si sta perfezionando a Parigi dopo gli studi alla Hochschule für Musik di Berlino; la violinista Reika Sato, che a solo ventitré anni ha già in curriculum numerose partecipazioni in orchestra in Giappone e in Francia, oltre ad aver vinto il «Sonority Prize» al Concorso internazionale “Marie Cantagrill”; e Arzhel Rouxel, allievo di Florent Boffard e specializzato in interpretazione pianistica contemporanea.
Il programma fa perno ovviamente sul mondo musicale francese, a partire dalla piacevolissima e sarcastica Suite per trio op. 157b (1936) di Darius Milhaud, uno dei più prolifici e forse ancora troppo sottovalutati compositori del secolo scorso, a cui fa da specchio in conclusione del programma la Suite da «L’Histoire du soldat» (1919) di Igor Stravinskij: entrambe sillogi musicali di lavori scenici legati ai disastri della guerra.

Al centro, quattro momenti di più recente modernità: le esplorazioni timbriche e dinamiche nelle miniature per pianoforte solo di «Szálkák» (1978) di György Kurtág, la ricerca del continuo mutamento nascosto nella materia musicale di «Clair» (1980) per clarinetto solo di Franco Donatoni, il dominio invisibile e ancestrale del suono in «Vertical Time Study III» (1994) per violino e pianoforte di Toshio Hosokawa e lo studio sulle relatività temporali in «Les travaux et les jours» (2002) di Tristan Murail – di cui Arzhel Rouxel eseguirà una selezione.

 

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