venerdì 17 Maggio 2024

Il linguaggio delle cose

Adro, Brescia. La vita di Padre Costrantino Ruggeri è stata un connubio felice di fede e arte, una vocazione: “Mi è toccata la grazia e la gioia di aver identificato la mia fede nell’arte e la mia arte nella fede“ Così scriveva.

A Palazzo Bargnani-Dandolo, ad Adro borgo della Franciacorta, e suo paese natale, una mostra dal titolo “Il Linguaggio delle Cose” sono esposte sino al 31 dicembre opere datate anni Sessanta e Settanta, create con materiali da recupero, poveri, e liberi dalla funzione che è stata loro assegnata dalla produzione industriale che li ha fabbricati, come i compensati, le assi di legno di vecchi mobili, le copertine di enciclopedie o di libri, cartoni, plastiche e nastro adesivo, ai quali si deve aggiungere, cosa singolarissima, le ragnatele di origine naturale comprensive del loro tessitore. Con essi Padre Costrantino Ruggeri costruisce forme inattuali, vere e sincere e nuove, portate alla luce per dare la parola al desiderio di bellezza, di verità, e a tutti i sentimenti che dimorano, muti, nel cuore degli umani.

Costantino Ruggeri è stato un artista a 360 gradi, da giovane frate è amico di due grandi maestri del Novecento: Lucio Fontana e Mario Sironi. Due geniali pittori lontanissimi del modo di fare e intendere l’arte, dai quali il giovane Costantino ha accolto ciò di cui il suo ingegno aveva bisogno. E’ stato pittore, scultore, architetto senza essere architetto, costruendo cappelle e chiese in tutto il mondo, e il più grande e talentuoso vetratista, la cui arte e tecnica sono ancora insuperate.

Alla pittura Padre Costrantino Ruggeri dedica la sua giovinezza, sotto la guida e la stima di Mario Sironi, che in Lui riconosce il talento e ne ammira la dedizione.Nel 1951, terminati gli studi di teologia, è ordinato sacerdote nel Duomo di Milano dal cardinal Schuster e dello stesso anno è la sua prima mostra di pittura alla Galleria “S. Fedele” di Milano presentata da Mario Sironi.

Nel Convento di S. Antonio in Milano svolge il suo ministero sacerdotale e si dedica alla pittura.

Nel 1954 riceve il 1° Premio di pittura “S. Fedele” e il 3° Premio “Marzotto”. Si accosta alla scultura alla fine degli anni 50. Dal 1958 al 1962 frequenta l’Accademia di Brera e riceve al termine degli studi il diploma di scultura con una tesi sui simboli epigrafici cristiani delle catacombe – relatore Luciano Minguzzi. Coltiva incontri con artisti e architetti tra cui: Fontana, Dova, Capogrossi, Crippa, Le Corbusier, Alvar Aalto.

Tra gli appuntamenti in calendario che accompagnano la motra: il convegno sull’arte di Costantino Ruggeri, sabato 11 novembre, dalle 9 alle 12, presso la Sala Consiliare di Palazzo Bargnani Dandolo, alla presenza tra gli altri del Prof. Ferdinando Zanzottera, Docente di Storia dell’Architettura presso il Politecnico di Milano, e lo spettacolo di mercoledì 25 ottobre (Palazzo Bargnani Dandolo, Sala Consiliare, ore 21).

Note sull'autore

Valerio Gardoni
Valerio Gardoni
Giornalista, fotoreporter, inviato, nato a Orzinuovi, Brescia, oggi vive in un cascinale in riva al fiume Oglio. Guida fluviale, istruttore e formatore di canoa, alpinista, viaggia a piedi, in bicicletta, in canoa o kayak. Ha partecipato a molte spedizioni internazionali discendendo fiumi nei cinque continenti. La fotografia è il “suo” mezzo per cogliere la misteriosa essenza della vita. Collabora con Operazione Mato Grosso, Mountain Wilderness, Emergency, AAZ Zanskar.

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