mercoledì 12 Novembre 2025

Corti teatrali fra le botteghe di Verona

Verona – Prosegue la stagione autunnale del Teatro Scientifico-Teatro Laboratorio. Ben sei eventi questa settimana. E il 3, 4, 5 novembre alle  18 riprendono i “corti” teatrali nelle botteghe del centro storico con varie performance.

Venerdi 7 novembre ore 21 al Teatro Laboratorio di Verona è di scena “Lottavano così come si gioca” regia Laura Curino. Un racconto sugli anni ‘70 di Luca Radaelli: giovinezza, musica e lotte civili.

“Anni di piombo. Questa etichetta si è appiccicata alla mia adolescenza, fino quasi a farmi sentire in colpa di essere cresciuto proprio in quegli anni e di avere riso e amato e gioito in quegli anni, anni in cui il piombo delle pallottole esplodeva troppo spesso. Il piombo però è anche il grigio della nebbia, che in quegli anni copriva Milano, ed è pure il materiale che si usava nelle rotative per i giornali: la vera scenografia di un periodo in cui si leggeva e si discuteva moltissimo” scrive l’autore.

Una variopinta galleria di personaggi compone questa riflessione sul periodo degli anni ’70, in equilibro tra la sorridente nostalgia per la giovinezza, la passione e lo slancio per le lotte civili e politiche, la paura per gli scontri violenti e la gioia di aver attraversato un momento esaltante carico di energia “rivoluzionaria”.

Un racconto che si svolge in una cittadina di provincia negli anni ’70. La ricostruzione di vicende contraddittorie, a volte epiche, a volte tragiche. Un gruppo di ragazzini che “lottavano così come si gioca”, con l’illusione di poter cambiare il mondo. Uno spettacolo di narrazione e canzoni (De André, Lolli, Guccini, Gaber, Stormy Six) per fare luce su un periodo dipinto quasi sempre a tinte fosche, dedicato a una generazione che, forse, non ha perso del tutto.

Di e con Luca Radaelli, regia Laura Curino, produzione Teatro Invito. Lo spettacolo, che rientra nel ciclo di appuntamenti “Un certo clima. Gli anni ‘70 a Verona”, curato da Camilla Bertoni, sarà preceduto (ore 17) da un incontro a ingresso libero che propone un dialogo tra Paolo Biondani (giornalista de “L’Espresso”), Angiola Petronio (giornalista del “Corriere della Sera – Corriere del Veneto”) e da Luca Radaelli. Ingresso € 12,00 intero, € 10,00 ridotto per gli spettatori che verranno a nome di “Un certo clima. Gli anni ‘70 a Verona” e per over 60, under 25.

Sabato 8 novembre ore 20.30 il Teatro Scientifico è a Villa Albertini – Arbizzano di Negrar con “Tace il labbro” di Isabella Caserta liberamente ispirato a “Happy Days” di Samuel Beckett. Lo spettacolo, sostenuto dal Comune di Negrar, recitato anche in Lingua dei segni italiana, è accessibile alle persone sorde.

Una donna, bloccata in una condizione di estrema solitudine, fugge dal suo presente raccontandosi la gioia nel suo chiacchiericcio, imprigionata in una vita di incomunicabilità incarnando l’ostinazione alla vita, l’umano attaccamento all’esistenza anche in condizioni estreme.

Nell’allestimento di Isabella Caserta tre interpreti danno voce, gesti e corpo all’anima della stessa donna scissa in tre: in scena Alessandra Marigonda (LIS), Isabella Caserta (voce dal vivo), Martine Susana (danzatrice). La replica a Villa Albertini è una tappa della tournée nazionale che lo spettacolo sta facendo. Progetto e regia di Isabella Caserta, costumi Mariana Berdeaga, segretaria di produzione Silvia Cecchini, tecnico Zeno Rebesani. Produzione Teatro Scientifico. Il quadro proiettato è del pittore Silvano Girardello. Ingresso simbolico € 1,00

Domenica 9 novembre 2025 ore 16.30 il Teatro Laboratorio ospita lo spettacolo per bambini e famiglie “Scimmiotto e Tripitaka” – Rassegna “Sciroppo di teatro”, liberamente ispirato al romanzo cinese “Il Viaggio in Occidente”, considerato fra i classici della letteratura mondiale.

Il magico scimmiotto è una sorta di super eroe, dotato di oggetti magici, come un bastone allungabile e una nuvoletta che gli fa da veicolo. Spesso viene accompagnato da personaggi singolari, il più buffo dei quali, Porcellino, ha il muso di un suino. Oggi la rappresentazione più nota dello scimmiotto è sicuramente quella della saga cartoon di Dragon Ball. Il protagonista, narrando avventure comiche e magiche, satiriche e grottesche, condurrà i bambini in un percorso di conoscenza per avvicinarli alla conoscenza di culture e tradizioni differenti dalle nostre e, attraverso queste, ai temi della tolleranza, della pacifica convivenza, dell’incontro e scambio tra diverse culture nel rispetto delle singole identità. Fascia d’età 6/12 anni. Drammaturgia e regia Giordano V. Amato con Amandine Delclos e Andrea Chiapasco, Produzione Il Mutamento. Ingresso € 5,00

 

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